Covid: ricoveri in aumento, si temono 25mila morti.

La stampa e i media in generale, presi a parlare di tutt’altre tragedie, non toccano più l’argomento Covid. Eppure gli ultimi dati relativi al Coronavirus hanno messo in allarme il ministero della Sanità. Le preoccupazioni riguardano la diffusione del virus, che ha portato ad un sensibile aumento del numero dei ricoverati in ospedale nell’ultima settimana, e il calo delle vaccinazioni, con molte Regioni che lamentano la mancanza di dosi riducendo di fatto l’immunizzazione. Al punto che la Federazione degli oncologi, cardiologi ed ematologi parla di possibili 15mila morti se non si interviene a livello vaccinale, e in sede politica monta l’ipotesi di istituire dei veri e propri open day vaccinali a livello nazionale per favorire l’opera di immunizzazione.

In una sola settimana – secondo quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere – il numero dei pazienti ospedalizzati per Covid è salito del 25,3%. Si tratta per la stragrande maggioranza di pazienti ricoverati nei reparti Covid ordinari, mentre il 3% del totale degli ospedalizzati è in terapia intensiva. I dati rivelano come negli ospedali solo il 26% sia ricoverato ‘per Covid’, ovvero con sindromi respiratorie e polmonari, mentre il 74% è ricoverato ‘con Covid’, cioè arrivato in ospedale per curare altre malattie, ma trovato positivo al coronavirus Sars-CoV-2.

Una distinzione importante, ma che non deve fare abbassare la guardia, perché soprattutto nella popolazione più anziana la somma di diverse patologie può risultare pericolosa quando associata al virus che contribuisce ad aggravare le patologie già in essere.

Del resto la campagna vaccinale registra ancora una adesione molto bassa per il vaccino anti-Covid: ad essersi vaccinati sono poco più di un milione di persone, fra le proteste di cittadini e medici di famiglia che non trovano le dosi. Il presidente della Foce Francesco Cognetti ha lanciato l’allarme: “Questa settimana la mortalità per Covid è ulteriormente aumentata del 24% rispetto alla settimana precedente con una proiezione su base annua di più di 15mila morti, destinata purtroppo ad un progressivo sensibile aumento”. “Nonostante vi siano ben 7 milioni e mezzo di dosi già disponibili da circa due mesi e molte altre in arrivo, in tutto il Paese le vaccinazioni sono state solo circa un milione, con le Regioni del Sud e il Lazio che fanno registrare numeri molto bassi”, aggiunge.

Per la Federazione degli oncologi, cardiologi ed ematologi, le cause di “questi risultati fallimentari” sono “la completa assenza di qualsiasi programmazione e organizzazione, da parte del sistema di prevenzione del nostro Paese, di una vera e propria campagna di vaccinazione rivolta a diverse decine di milioni di cittadini italiani e la completa assenza di una campagna informativa su questa vaccinazione di massa”. Il presidente Foce punta inoltre il dito contro “la diffusione, purtroppo anche da parte di alcune autorità sanitarie del Paese, di messaggi confusi e spesso contraddittori sulle dimensioni del contagio e sulla sua letalità, quindi con l’effetto di demotivare e scoraggiare ulteriormente una popolazione già parzialmente restia”.

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3 Responses

  1. Melania ha detto:

    PFIZER ha fatto MILIARDI coi vaccini. Il mio conoscente macellaio di anni 69, è morto per ictus dopo la 4° Dose di vaccino.

  2. PARACELSUS99 ha detto:

    Ci risiamo, ci risiamo,.. la gente oramai non ci casca più…

  3. roberto b ha detto:

    La politica è come l’ inps che dice ” a questi non dobbiamo più pagare la pensione”. Facendo poi un gran sorriso.
    un saluto roberto b

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