Covid: Domenica di assembramenti!

di Redazione. “Apri e chiudi. Chiudi e apri.”! Purtroppo non siamo riusciti a convivere con il virus e allora quando i contagi, i ricoverati e i morti salgono si chiude tutto o quasi, quando scendono si riapre tutto o quasi.

Un tira e molla stucchevole che fa più male che bene all’economia.

Del resto ce la siamo voluta, un pò per incapacità di chi preposto alla gestione della pandemia con i controlli, i tamponi, i vaccini e l’efficientamento dei trasporti pubblici, un pò, anzi abbastanza, per nostra inciviltà nel non saper attenerci alle regole dettate dal distanziamento e dalla prevenzione. 

E così nelle ultime ore ‘arancioni’ sono tornati gli assembramenti in tutto il Paese: dai Navigli di Milano a via del Corso a Roma, dalle zone universitarie di Bologna alle strade della movida a Napoli, dai parchi di Torino al centro di Firenze.

Intanto in 24 ore sono stati 11.252 i nuovi casi di coronavirus in Italia, con 237 vittime, rende noto il nuovo bollettino del ministero della Salute.

Alla vigilia del cambio di colore, dunque, si sono riempite le strade di alcune città.

E’ accaduto a Milano, dove, complice anche il bel tempo e, soprattutto nella zona dei Navigli, si sono creati assembramenti di giovani che si sono fermati a gruppi nella zona pedonale lungo la Darsena.

 

Molta gente in giro anche in corso Vittorio Emanuele e a Porta Nuova, tra piazza Gae Aulenti e corso Como. Folla anche a Roma, a via del Corso, via dello shopping al centro della Capitale. 

A partire da oggi l’Italia diventa quasi tutta zona gialla. In area arancione quattro regioni (Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria) e la Provincia Autonoma di Bolzano.

 

Nelle regioni ‘gialle’ sarà consentito muoversi liberamente tra i comuni ma sarà ancora vietato, fino al 15 febbraio e per tutti, spostarsi da una regione all’altra. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 che si può infrangere per “comprovate esigenze”, motivi di lavoro, salute ed emergenze. L’autocertificazione è necessaria solo dopo le 22. Nella zona gialla i bar resteranno aperti dalle 5 alle 18, dopo è vietato l’asporto dai locali senza cucina. Anche i ristoranti saranno aperti fino alle 18, dopo è permessa la consegna a domicilio e fino alle 22 è possibile comprare cibo da asporto. Sarà inoltre possibile visitare un museo o ammirare una mostra dal lunedì al venerdì ma non nei festivi e comunque con ingressi contingentati. Aperti nei giorni feriali i centri commerciali: di sabato e nei festivi farmacie, tabaccherie, edicole e alimentari situati al loro interno resteranno comunque aperti.

Nelle regioni situate in fascia “arancione” bar e ristoranti saranno chiusi: per i bar è consentito l’asporto fino alle 18 nei locali provvisti di cucina; per i ristoranti è permesso l’asporto e la consegna a casa. Gli spostamenti possono avvenire solo all’interno del proprio comune; si può uscire dal comune solo per motivi di salute, lavoro, necessità e urgenza. E’ infine consentito recarsi in due da parenti o amici dalle 5 alle 22. 

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1 Response

  1. Parsifal-Napoli ha detto:

    Incarcerati e loro sulle poltrone a 15.000 euro al.meserrrre

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