Sotto l’albero di Natale un altro Dpcm, ma tutto sommato va bene così!

di Redazione. Giuseppe Conte ha annunciato ieri sera, a reti unificate, le misure restrittive del nuovo Dpcm sulle feste di Natale: le nuove restrizioni riguarderanno tutte le festività natalizie, dal 21 dicembre al 6 gennaio 2021.

Ma “restrizioni” di governo e “Dpcm” a parte, quello che ci sentiamo di dire e di fare è “tenere duro” ancora per qualche settimana, in attesa che arrivi il vaccino. Quindi cerchiamo di usare sempre il “buon senso”, di vivere queste festività “cum grano salis”, di adottare tutte le misure di contenimento del virus che conosciamo fin troppo bene, ma che dobbiamo sempre tenere presenti e soprattutto applicarle quotidianamente, almeno fino a quando non arriverà il vaccino e il via libera delle istituzioni a scrivere la parola “fine” a questa bruttissima pagina della nostra storia: mascherine, distanziamento, igiene!

Insomma, cerchiamo di essere un “popolo maturo e responsabile”, senza la necessità di avere sempre qualcuno che stia lì a dirci cosa possiamo e cosa non dobbiamo assolutamente fare: è questione di civiltà e di rispetto per noi stessi e per gli altri!

Ecco tutte le misure in vigore dal 4 dicembre al 15 gennaio, oltre a quelle più strettamente legate alle feste.

Coprifuoco a Natale e Capodanno.
A Capodanno coprifuoco fino alle 7 del mattino. Mentre per gli altri giorni resta il divieto di circolazione dopo le 22 e fino alle 5 del mattino successivo se non per motivi di necessità, lavoro o salute. Il limite varrà anche per Natale, Santo Stefano. Per questo motivo le messe della vigilia dovranno essere anticipate per permettere ai fedeli di ritornare a casa allo scoccare del coprifuoco. “È in ogni caso fortemente raccomandato – è scritto – per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.

Bar e Ristoranti.
I ristoranti resteranno aperti a pranzo anche a Natale, Santo Stefano, Capodanno ed Epifania. Il nuovo Dpcm non prevede infatti restrizioni ulteriori ma al tavolo non potranno sedere più di quattro persone. Restano la consegna a domicilio e l’asporto fino alle 22. I bar e gli altri locali di somministrazione saranno aperti dalle 5 fino alle 18 in zona gialla.

Spostamenti.
Dal 21 dicembre non ci si potrà più spostare neppure tra Regioni gialle. Saranno permesse deroghe per ritornare ai luoghi di residenza e/o di domicilio, inoltre forse per ricongiungimenti familiari specie nel caso di anziani soli da raggiungere. Restano le eccezioni per motivi di necessità, lavoro o salute. Il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio sarà proibito anche spostarsi dal Comune nel quale ci si trova, che sia quello di residenza, domicilio o meno.

Seconda casa.
Si può raggiungere se si trova nella stessa Regione, tranne che il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio, quando saranno vietati anche gli spostamenti al di fuori del proprio comune.

Veglione in camera.
Veglione di fine anno in camera per chi deciderà di passare il 31 notte in albergo. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; dalle ore 18.00 del 31 dicembre 2020 e fino alle ore 7.00 del 1° gennaio 2020, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera.

Viaggi.
La misura, che dovrebbe essere valida dal 20 dicembre, è pensata soprattutto per chi intenda andare a sciare in Svizzera – che ha tenuto le piste aperte – o in Paesi dell’Unione europea, come Slovenia e Austria, con quest’ultimo paese che ha annunciato di aprire le piste solo ai residenti.

Negozi e centri commerciali.
Niente riapertura per i centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi e negozi aperti fino alle 21. Fino al 6 gennaio 2021 l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio è consentito fino alle ore 21.00 nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture assimilabili, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole

Chiusi impianti e piste da sci.
Gli impianti di risalita restano chiusi per il rischio assembramenti. Aperti invece gli alberghi di montagna dove sarà possibile fare il cenone ma in camera. Gli impianti riapriranno a partire dal 7 gennaio 2021 solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti.

Crociere vietate.
Crociere sospese dal 21 dicembre fino alla Befana. A decorrere dal 21 dicembre 2020 e fino al 6 gennaio 2021 sono sospesi i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana, aventi come luoghi di partenza, di scalo ovvero di destinazione finale porti italiani. Dal 20 dicembre al 6 gennaio, inoltre, è vietato fare ingresso nei porti italiani alle società di gestione, agli armatori ed ai comandanti delle navi passeggeri di bandiera estera impiegate in servizi di crociera.

Ritorno a scuola.
Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 100% per il primo ciclo, al 75% per le superiori. Inizialmente nella bozza del provvedimento inviata alle Regioni era prevista ancora una Didattica a distanza (Dad) al 50% per i licei.

Possibili esami e lauree in presenza.
Tornano le lauree in presenza e potranno svolgersi in presenza gli esami, oltre alle lezioni solo per un ridotto numero di studenti e per le matricole. Le attività formative e curricolari si svolgono a distanza; possono svolgersi in presenza le sole attività formative degli insegnamenti relativi al primo anno dei corsi di studio ovvero rivolte a classi con ridotto numero di studenti, quelle dei laboratori, le altre attività curriculari, anche non relative agli insegnamenti del primo anno, quali esami e sedute di laurea.

Trasporti pubblici.
Saranno i Prefetti a coordinare, nei rispettivi territori, l’organizzazione del sistema del trasporto legato all’attività scolastica. Presso ciascuna Prefettura, infatti, e nell’ambito della Conferenza provinciale permanente – così si legge nel Dpcm – è istituito un tavolo di coordinamento, presieduto dal Prefetto, per la definizione del più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, in funzione della disponibilità di mezzi di trasporto utilizzabili, volto ad agevolare la frequenza scolastica anche in considerazione del carico derivante dal rientro in classe di tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

Italia a tre colori.
Confermato il sistema delle fasce, rossa, arancione e gialla in ordine decrescente di diffusione del contagio e di pressione sul sistema sanitario, con conseguenti misure più stringenti. L’obiettivo è portare entro metà dicembre tutto il Paese in fascia gialla, la meno rigorosa, ma rafforzata da divieti di mobilità e altre restrizioni valide per il periodo delle festività.

Stop concorsi pubblici tranne in sanità.
Continua ad essere sospeso lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni. Sono esclusi i casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari o in modalità telematica, e sono esclusi i concorsi per il personale del servizio sanitario nazionale, compresi, ove richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile. Resta ferma la possibilità per le commissioni di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto.

Messe.
Le funzioni religiose della notte del 24 dicembre saranno svolte in orario da permettere ai fedeli di tornare a casa prima del coprifuoco. Inoltre verranno celebrate più messe a Natale per diluire la presenza di fedeli ed evitare assembramenti.

Sport.
Fino al 15 gennaio si potranno disputare solo incontri e gare di “alto livello”. L’attività sportiva e motoria individuale resta permessa, mantenendo la distanza.

Cinema e teatri.
Resteranno chiusi per tutte le festività.

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5 Responses

  1. Enzo ha detto:

    Diego F.: che tu ce l’abbia con i vecchi, pazienza, ma almeno sul 68 e successivi cerca di informarti meglio perché al momento dimostri solo insipienza.
    Un Saluto
    Es.

  2. Diego F. ha detto:

    I sessantottini di una volta, che predicavano la trasgressione e il “tutto e subito”, sono ora in prima linea a chiedere sacrifici e rinunzie in nome del regime terapeutico. I sessantottini restano la più sciagurata generazione della civiltà umana dai sumeri a oggi.

  3. Elena S. ha detto:

    Se l’Italia non ti fa sentire abbastanza LIBERO e attenta alle tue LIBERTA’ allora perchè ci resti e non te ne vai. . . magari nella tua tanto amata svizzera?

  4. MArio SE ha detto:

    Arieccone un altro che vede limitarsi le proprie libertà! Ma tu sei libero di pigliarti tutti i coronavirus del mondo, basta che poi non li trasmetti a noi!

  5. Giacomo-TO ha detto:

    Ma esiste ancora la LIBERTA’?
    Ma siamo ancora una Repubblica parlamentare?
    Ma i diritti costituzionali, oltre al diritto alla Salute sono in vigore?

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