Perché la riforma elettorale conviene al PD.

di Attilio Runello. La riforma della legge elettorale ha ufficialmente iniziato il suo percorso a Montecitorio. La commissione Affari costituzionali ha approvato il testo base del Germanicum (o Brescellum), sistema proporzionale con soglia di sbarramento al 5 per cento. Pd e M5s hanno votato a favore, mentre Leu e +Europa si sono astenuti. Italia viva non ha partecipato al voto. E il centrodestra, dopo vari tentativi di ostruzionismo, ha deciso di uscire dall’Aula in segno di protesta.

Si è concluso l’accordo nella maggioranza per modificare la legge elettorale, con una convergenza forte verso il cosiddetto ‘proporzionale corretto’, cioè un sistema proporzionale con sbarramento. L’introduzione di una soglia minima per entrare in parlamento non sarebbe un problema per i due principali partiti né per i tre partiti della destra. A farne maggiormente le spese sarebbero i partiti minori ora presenti in parlamento: LEU, Radicali, UDC-Noi con l’Italia. Una soglia particolarmente alta potrebbe anche dar fastidio a Italia Viva. A seconda di come verrà attuata la legge, potrebbe risentirne anche il SVP, radicatissimo nella sua area elettorale ma praticamente inesistente nel resto del paese.

Cosa cambia rispetto al ‘vecchio’ sistema con cui si è votato una sola volta, nel 2018?

Innanzitutto alle prossime elezioni probabilmente si eleggeranno 400 deputati e 200 senatori (questi ultimi su base necessariamente regionale), cioè 230 deputati e 115 senatori in meno.
In secondo luogo dovrebbe eliminare lo svantaggio che ha penalizzato nelle ultime elezioni il PD e diversi partiti dell’area di sinistra, mentre ha avvantaggiato Lega e Forza Italia.
In altre parole il numero di seggi ottenuti in Parlamento rispetto ai voti ottenuti in assoluto ha fatto perdere seggi ai partiti dell’area di sinistra. Ma li aveva fatti guadagnare al Movimento 5stelle. Quindi al PD in questo momento conviene il proporzionale perché ha una ampia diffusione sul territorio nazionale ma ha una maggioranza ormai solo in poche aree.
La situazione attuale di consensi però è cambiata rispetto al 2018 e quindi i 5stelle che oggi hanno dimezzato il consenso su base nazionale potrebbero trarne vantaggio. Non conviene invece all’opposizione.
Probabilmente la soglia di sbarramento verrà abbassato perché porterebbe a non avere seggi a partiti di governo. Oppure verranno adottati correttivi.

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1 Response

  1. Giacomo-TO ha detto:

    Che vincano i SI è ancora tutto, ma tutto, ma tutto da vedere!!!

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