Chi è Francesca Nastro?

Quale è il tuo sogno?
Io ho due sogni, inanzitutto fare l’attrice, infatti proprio per questo studio cinema e teatro. Ma ricollegandomi all’indirizzo scolastico che frequento mi piacerebbe tanto fare l’educatrice per i bambini, dato che li adoro.

Che cosa è per te il mondo della celluloide?
La celluloide è il simbolo della cinematografia, facendo riferimento alla pellicola. Questa è stata brevettata nel 1869 dal tipografo John Wesley Hyatt. Ad oggi conosciamo tanti divi della celluloide, come ad esempio la mitologica marilyn monroe opppure la Diva del cinema italiano Gina Lollobrigida. Inoltre sappiamo che si è passati alla pellicola digitale intorno al 2013.

Raccontaci della tua esperienza sul set fotografico de La Leggenda di Kaira di Emanuela Del Zompo?
Stare sul set fotografico della legenda di kaira è stato un sogno, sia perché le foto sono state scattate in una città meravigliosa come Napoli, e poi anche perché vedere i bambini incantati dal mio costume è stata un’emozione unica.

Da grande farò…
da grande mi piacerebbe fare l’attrice perché è bellissimo trasmettere emozioni.

Un aggettivo che ti definisce.
un aggettivo che mi rappresenta, credo che sia altruista!

Nella scala dei tuoi valori cosa metti al primo posto? Nella scala dei valori al primo posto metto l’educazione dato che è una delle cose più importanti per me.

Come una ragazza della tua età percepisce il femminicidio?
Il femminicidio è un argomento molto diffuso e molto delicato. Con questo termine si intende l’omicidio  di una donna per via del suo genere. Io penso che ad oggi quest’argomento debba essere più diffuso sui social facendo sì che le donne che subiscono violenze giorno dopo giorno si convincono a denunciare.

Come si può combattere il  femminicidio?
Questo fenomeno si può contrastare con più sportelli antiviolenza e pene più severe a questi delinquenti!

Quale è il tuo rapporto con la fede?
Io sono cattolica ed ho molta fiducia in Dio. Inoltre credo che ogni volta che ci impegniamo a raggiungere un obbiettivo abbastanza lontano stiamo utilizzando la fede, perché dimostriamo speranza in qualcosa che non vediamo.