C’è un aggressore e un aggredito.

di G.S. Quando si è trattato della guerra in Ucraina ci hanno riempito la testa con la solfa dell’Aggressore e dell’Aggredito, dicendoci che dovevamo stare – senza se e senza ma – dalla parte dell’aggredito, Zelenski, e contro l’aggressore, Putin.

“C’è un aggressore e un aggredito”.

Questo il mantra recitato con insistenza quotidiana, fino allo sfinimento, dalla propaganda occidentale. Ma come tutti gli slogan, anche questo è basato su una logica del tutto superficiale e semplicistica, ma proprio per questo capace di attecchire nelle menti dei più.

Eppure oggi nella guerra tra Israele e Gaza, dove anche qui c’è un aggredito, Israele, e un aggressore Hamas, il mainstream e i giornaloni di una certa parte politica, ignorano quello slogan e lo capovolgono, schierandosi a favore dei palestinesi e contro gli ebrei!

Insomma, doppi standard, due pesi e due misure, slogan a pappagallo, e senza stare qui a snocciolare i troppi esempi di guerre e devastazioni che i paesi occidentali hanno causato nel mondo e particolarmente in Medio Oriente, forse sarebbe opportuno contribuire alla formazione di un dibattito politico e storico più equilibrato ed oggettivo, capace di indicare concrete vie di risoluzione dei conflitti che vanno analizzati tanto nella loro complessità quanto nella loro storia, sempre all’insegna della pace e del dialogo, contro ogni violenza.

Che poi certi dibattiti si trascinino allo sfinimento in un paese come il nostro che non conta nulla a livello internazionale, e non potrebbe essere altrimenti dal momento che non riusciamo a risolvere neppure i problemi ed i conflitti in casa nostra, è davvero paradossale.

L’Italia farebbe meglio a chiamarsi fuori da certe logiche bellicistiche e a sposare la linea del Vaticano del ‘volemose bene’, aspirando a divenire una estensione dello Stato Pontificio dalle Alpi a Lampedusa.

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1 Response

  1. roberto b ha detto:

    Oggi Israele ha bombardato una CHIESA ortodossa facendo 18 morti, dai commentatori ufficiali (cioè quasi tutta la classe dei media) non un alito di vento. Per fatti analoghi successi in Ucraina furono usate , per molti giorni, parole come ,Russia nazione terroristica, crimine di guerra ecc..ecc..Bisogna fare attenzione alle parole che usano( lor signori) con la faccia tosta che si ritrovano ci vendono scemenze come verità. La malafede dei giornalisti la troviamo in questa frase: ” Esercito, dal Libano 30 razzi verso il nord di Israele. ” Perchè non vengono mai quantificate le bombe e i razzi lanciate da Israele? Prima o poi anche loro dovranno presentarsi al cospetto di Dio,
    un saluto roberto b

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