Casalino! Chi era costui?
Dai reality a Palazzo Chigi. Una carriera fulminante! Nel giro di pochi anni è diventato il portavoce dell’attuale governo ‘gialloverde’, molto di più che un super-addetto stampa, un consigliere strategico e politico del Prof. Conte. La sua biografia è online nientepopodimenoché su Wikipedia, l’enciclopedia libera. Ma per tutti è ancora “Rocco del Grande Fratello”, quello della prima edizione del reality di Canale5. Un’etichetta difficile da scrollarsi di dosso. Tant’è che nel 2012 si candida alle elezioni regionali lombarde, ritirando poi la candidatura per contestazioni sul web e per polemiche interne al M5s. Eppure, secondo Marina La Rosa – altra ‘gieffina’ protagonista della prima edizione del reality – Rocco Casalino ha semplicemente realizzato il suo sogno, quello di fare politica. Intervista dal Corsera, la “gatta morta” più famosa d’Italia, ha parlato dell’amico che ha portato definitivamente a termine la sua scalata salendo fino a Palazzo Chigi. “Lui era laureato in ingegneria, era molto intelligente e già da allora aveva un sogno nella vita: fare politica. Si è impegnato e ci è riuscito, chapeau”, racconta la siciliana. Rivela un retroscena che la riguarda, Marina, per spiegare anche l’amarezza che prova il suo amico nell’essere sempre accostato a quel reality andato in onda 18 anni fa: “Mentre ieri facevo 30 chilometri in bici un passante mi ha chiesto ancora del Grande Fratello. E mi ha chiamato ‘gatta morta’. E questo succede anche a Rocco Casalino. Come se l’aver fatto un reality significa che non vali niente. Ma perché? Anche lui ne soffre, me lo ha ripetuto di recente quando ci siamo sentiti”. Un marchio che sembra indelebile quello dei gieffini della prima ora, perfetti sconosciuti – quelli sì che lo erano – prestati al piccolo schermo. E oggi possono essere affermati attori o ritagliarsi ruoli di grande responsabilità in politica, ma sempre gieffini restano. Gli obiettivi di Casalino, spiega Marina, sono sempre stati chiari: “Era al GF ma voleva lottare per il Sud, e ora che ha raggiunto una posizione privilegiata per farlo gliene va dato atto”. Lo stima, lo apprezza e ne parla bene, ma non ha votato per il suo partito: “Ho altre idee politiche, che tengo per me. Ma penso che Rocco sia una persona di grande spessore e profondità di cui ci si può fidare”.
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