di Carlo Calenda. La situazione rifiuti a Roma sta degenerando a livelli di emergenza assoluta: è di oggi la notizia che 1.600 tonnellate di rifiuti non saranno raccolte per una settimana. Perché Roma, che non ha impianti per trattare i propri rifiuti, li spedisce fuori e quando qualcosa si inceppa si creano montagne di immondizia fra cassonetti e strade.
Di chi è la colpa? Delle scelte fatte da Comune e Regione. Che oggi si rimpallano le responsabilità, ma la realtà è che in 5 anni non hanno progettato nemmeno un impianto per i rifiuti indifferenziati.
La Raggi aveva promesso di portare la differenziata al 70% ma è rimasta ferma al 45%. E cosa hanno proposto gli altri candidati sindaci, Gualtieri e Michetti? Il primo segue il Piano della Regione, soluzione completamente inefficiente. Il secondo ha poche idee, tra l’altro confuse.
Noi abbiamo presentato un Piano dettagliato e concreto, che consente di uscire subito dall’emergenza mentre si costruiscono gli impianti per rendere Roma autonoma e sostenibile. Perché l’immondizia non si raccoglie con gli slogan. Basta occuparsene, sul serio.
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