Cacciari: “Il Pd ha un segretario, ma il segretario non ha il Pd. Il governo Pd-M5s rischia di giovare a Matteo Salvini”.

di Redazione. Non basta accaparrarsi le poltrone del governo, senza suffragio universale, ma con furbe e argute manovre di Palazzo. E questo vale non solo per la Lega e per il Pd entrambi al governo del paese non per scelta degli italiani ma per volontà coatta dei 5stelle che le elezioni del 2018 le avevano vinte, ma non così tanto da poter andare da soli al governo del Paese, ma vale per qualsiasi partito che vuole mettersi alla guida dell’Italia: bisogna prima conquistare la gente, portarla dalla propria parte con argomentazioni serie e con una proposta di futuro che accontenti tutti, ricchi e poveri, ceto medio e benestanti, lavoratori e imprenditori, banche e risparmiatori, produttori e consumatori. Altrimenti al prossimo giro di boa, si scende dalla poltrona!

A dirlo senza peli sulla lingua è Massimo Cacciari che esprime su La Stampa tutta la sua preoccupazione per questo governo gialloRosso: “Occorre conquistare gli italiani altrimenti Matteo Salvini e tutto il centrodestra avranno davanti una prateria. La loro propaganda sarà martellante. E c’è alle porte la sfida più importante: le Regionali in Toscana e in Emilia-Romagna. Se Salvini vincesse in Emilia-Romagna, il giorno dopo il Pd si scioglierebbe come neve al sole”.

Un anno fa faceva il tifo per un’alleanza tra M5S e Pd, ma oggi “questo governo non nasce dopo un serio lavoro preparatorio”. “Occorre lavorare a fondo, con iniziative di base, per arrivare qui dove siamo arrivati” prosegue Cacciari, il quale ritiene che “ora la cosa peggiore sarebbe mostrare agli italiani che si tratta di un’operazione di pura sopravvivenza del ceto politico, sia di qua che di là”. Quindi auspica che “nel governo entrino personalità di livello indiscutibile e che dia un segno di vita da subito. Penso al cuneo fiscale, al lavoro o alla scuola”.

Quanto al Pd, il filosofo osserva che Zingaretti “era pure contrario a questo governo, ma poverino non ha potuto farci niente”, perché tra le tante cose “c’è anche questa: il Pd ha un segretario, ma il segretario non ha il Pd” chiosa polemico. Mentre sul Movimento 5 Stelle, riflette su un punto: “Agli inizi aveva una matrice molto sensibile, perfino troppo, ai temi umanitari ed ecologisti ed era alieno da miti sovranisti. Ma l’alleanza con la Lega lo stava snaturando. Certo, al suo interno aveva anche un versante di destra, e d’altra parte i movimenti populisti sono questo, dei prendi-tutto”.

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1 Response

  1. gio90 ha detto:

    TotoMinistri. Delrio potrebbe non avere il Viminale. La Polizia non ha abbastanza moto d’acqua.

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