Burkini: il costume che spopola fra le donne musulmane.

Al mare o in piscina? In bikini o col costume intero? Se sei musulmana non hai scelta, perché sembra che per fare un tuffo ci sarebbe solo il “burkini”, una via di mezzo fra un burqa e un bikini, composto da pantalone, tunica e cappuccio. È un costume da bagno velato che lascia scoperto il viso, le mani ed i piedi, pensato per le donne musulmane. Inventato da una stilista australiana di origine libanese – Ahiida Zanetti – l’indumento in poliestere spopola tra le signore che devono rispettare rigidi precetti religiosi riguardo l’esposizione al pubblico del proprio corpo. L’indumento si può comprare anche online a cifre che partono dai 40 euro, sono diversi i siti specializzati nel settore. Imposizioni a parte, sempre da condannare quando reprimono le libertà individuali, c’è da scommettere che il burkini, per altro molto sexy e accattivante in certi suoi modelli, diventerà un indumento cult anche nel disinibito occidente, dove la tendenza a scoprirsi e a mostrare seni non proprio tonici e lati b non sempre al top, sta via, via perdendo posizioni nei gusti delle italiane, soprattutto di quelle non troppo in forma. Insomma, il burkini non è solo una questione di credo religioso, ma potrebbe diventare ben presto anche una scelta di buon gusto per coloro che farebbero molto meglio a coprire piuttosto che a scoprire, e una soluzione più che mai azzeccata per la salute della pelle, considerati gli effetti nocivi delle radiazioni solari.

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