Berlusconi: se vinco aumento i minimi pensionistici a mille euro al mese!

di Pier Giorgio Tomatis. Voglio fare il profeta che prevede gli eventi ovvi. Per farlo debbo fare riferimento ad una dichiarazione data all’aere dal plenipotenziario di Forza Italia ed ex Presidente del Consiglio nonché del Milan, Silvio Berlusconi.

“La vita per fortuna si allunga. Il numero degli anziani cresce. Io ho promosso alcuni studi dell’Università e dell’ospedale di San Raffaele e secondo i ricercatori l’obiettivo a portata di mano è quello di accrescere la prospettiva di vita fino a 125 anni”. Il messaggio a Federanziani pubblicato su Facebook si conclude con un’altra dichiarazione choc: “Oggi nessuno anziano può vivere dignitosamente con soli 500 euro. Per questo, moralmente doveroso, è indispensabile aumentare i minimi pensionistici ad almeno mille euro al mese”. Ammesso (e non concesso) che queste dichiarazioni possano avere in futuro un seguito ci sono due chiare chiavi possibili di lettura: aumentando l’aspettativa di vita e aumentando i costi che graverebbero sulle casse dell’INPS si dovrà fare una riforma del settore che obbligherà i cittadini ad andare in pensione più tardi. Facciamo un esempio: se oggi l’aspettativa di vita era di 80 anni e si va in pensione a 65, cambiando la prima variabile dell’equazione si è costretti a variare anche la seconda. Fatte le debite proporzioni, se gli studi commissionati dall’ex Premier avessero qualche fondamento scientifico un aumento di più del 50% dell’aspettativa di vita comporterebbe (a parità di spesa) di un paritario allungamento dell’età pensionabile arrivando a sfiorare il secolo tondo tondo. A meno che vi sia qualcuno o qualcosa che sia in grado di sobbarcarsi tutte queste spese aggiuntive. Oppure… oppure si tratta di una nuova boutade acchiappavoti per elettori facili facili… L’ideale per una campagna politica all’italiana.

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