Biotestamento, Salvini: “Più di una buona morte mi preoccupa garantire una buona vita”

Il governo, ancora in carica per qualche altro mese, non potendo risolvere i problemi di fondo del Paese e degli italiani, procede sulla scia dei diritti civili e dopo i matrimoni gay e le unioni civili, passa all’incasso della legge sul biotestamento: rifiutare le terapie, comprese nutrizione e idratazione artificiali, diventa un diritto, si vieta l’accanimento terapeutico e si da l’Ok all’obiezione di coscienza per i medici che non vogliono staccare ‘la spina’.
Tuona la Lega di Matteo Salvini: “Più che di fine vita io mi preoccupo della vita. A me piacerebbe che questo Parlamento si occupasse degli italiani che stanno vivendo. Un cittadino deve essere libero di scegliere, ma io mi preoccupo di più di quelli che stanno vivendo e stanno vivendo male. Poi di morte, di una buona morte, ci occuperemo al momento giusto”. Così il leader della Lega, ha risposto in merito al biotestamento in discussione al Senato. Poi, provocatorio, ha aggiunto: “Aspettiamo Renzi, quando smetterà di smanettare su Facebook vedremo cosa fare sulla legge sul fine vita. Io  mi occupo dei vivi. Quando sarà ora mi occuperò dei morti”. 

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