Addio alle armi.

di Francesco Della Rovere. Da sempre contrario all’arroganza ed alle malefatte della classe dirigente di questa povera Italia, il sottoscritto fondatore di Libertà & Progresso: movimento di opinione definito “Politica d’alta quota” dal più noto pensatore della Sinistra Storica torinese, e da me visto invece come “delirio di un moderno Don Chisciotte ignorato non solo dai mulini a vento ma pure dai bisognosi di farina”…cioè dai soliti imbecilli che blaterano contro tutto e contro tutti tanto per fare qualcosa, considerata la necessità di dire addio alle armi per raggiunti limiti di età, ritengo sia correto chiarire alcuni punti.
I) La mia è una resa dovuta all’ avanzata età: che non mi permetterebbe più enormi sprechi di energie simili a quelle profuse nei primo giorni
di febbraio del 1990, quando con seimila uomini cinsi d’assedio il Comune di Torino. Oltre a ciò, non mi va d’ignorare lo Statuto di L & P da me scritto e del quale propongo alcuni particolari. “Art. 20 Rinnovamento dei Quadri: Per il rinnovamento della classe dirigente, e quindi per dare nuova linfa a L & P, tutte le cariche elettive non possono andare oltre il 70° anno di età. Raggiunto tale limite ogni dirigente – di qualsiasi livello e grado dovrà calarsi nei panni del semplice iscritto. Ciò, comunque, non impedirà di portare a compimento l’ultimo mandato.”.
II) Ho tentato con tutte le mie forze di far decollare il Movimento, ma per le sue rigide regole…che non lasciano spazio al far politica per convenienza, non ho trovato gente disposta a farlo suo. Ecco la conferma. “Art.12 L’ Indegnità: Sono da espellere per indegnità gli iscritti che risultino responsabili di reati quali: crimini contro l’umanità, scippo o rapina, sequestro di persona, concussione, corruzione, violenza contro i più deboli, violenza sessuale, pedofilia, traffico o spaccio di sostanze stupefacenti, uso di droghe come scelta di vita, sfruttamento di minore, sfruttamento della prostituzione, sofisticazione alimentare, maltrattamenti verso genitori e figli, danneggiamento volontario della cosa pubblica, offesa volontaria alla pubblica decenza. ubriachezza molesta, arricchimento personale alle spalle del Movimento. Se dettati da necessità vitali i reati contro il patrimonio, purché minimi e privi di violenza, non comportano necessariamente l’espulsione.”
III) Forse in questo Paese, con gli elettori abbituati a farsi prendere per i fondelli dagli eletti, un Movimento politico come il mio ha davvero poco a che fare. Non fosse altro che per le sottostanti richieste. “Art.3 Gli Scopi Sociali: Deciso a far prevalere la giustizia sociale, il Movimento lotta per una più equa suddivisione degli utili determinati dal Pin (Prodotto interno netto): pretendendo che il minimo salario sia tale da garantire un decoroso mantenimento di un qualsivoglia nucleo familiare. Contestualmente L&P vuole: A) – Un patto sociale che ponga dei limiti ai grandi profitti. B) – Il totale abbattimento della disoccupazione…con ogni mezzo. C) – Un trattamento pensionistico uguale per tutti…dal Capo dello Stato al più umile dei cittadini. D) – La messa in atto di un sistema retributivo con buste/paga senza trattenute alla fonte. E) – Una tassazione proporzionata al reale reddito di ogni singolo contribuente…e non basata su presunti incassi. F) – Una legge antispeculazione che impedisca ai capitali inerti (non impiegati per la creazione di posti di lavoro, o per modernizzare gli impianti produttivi) di moltiplicarsi all’infinito. G) – l Paese a trazione turistica. H) – Carriere separate in Magistratura: con responsabilità personale da parte dei giudici di fronte a provata superficialità o malafede. I) – Carriere in cui prevalgano i meriti là dove l’ufficiale pagatore è lo Stato. L) – Una politica interna capace di sgretolare tutte quelle barriere che continuano a dividere le diverse Italie. M) – Uno Stato molto attento ai problemi di ogni singolo cittadino, con degli impiegati servi e non padroni, con un decentramento amministrativo che riconosca a Regioni Comuni la quasi totale autonomia fiscale: fatti salvi, ovviamente, tutti quei paletti necessari per impedire posizioni egemoniche o indipendentiste; nella marcia verso questi irrinunciabili traguardi il Movimento lotta contro i monopoli privati, e quindi riconosce allo Stato il diritto di muovere concorrenza a chiunque…in ogni settore ed in ogni momento; combatte la globalizzazione dei mercati…tesa solo al non controllo e alla non tassazione dei grandi capitali; alle immense e fredde città/mercato preferisce i piccoli commerci…fatti di caldi ed amichevoli rapporti umani; vuole la totale rottura dei rapporti diplomatici con gli Stati ben disposti alla coltivazione ed al traffico di sostanze stupefacenti; è dichiaratamente contro il tanto decantato Villaggio Globale: causa d’incontenibili flussi migratori che minano alle radici la cultura e l’ordinamento dei popoli costretti a subirli…e quindi non tollera la presenza di sfaccendati clandestini sul territorio nazionale; dichiara guerra all’inquinamento del Pianeta; anima ed incentiva la pace tra gli uomini. Riconosce ad ogni popolo il diritto all’autodeterminazione; combatte i soprusi.”. Questo e niente di più doveva agli Italiani la mia voglia di giustizia!

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