Adalgisa Manfrida: “Sogno di fare un film con Quentin Tarantino”.

di Alberto Sigona. Fra le più talentuose ed affascinanti attrici italiane della nuova generazione Adalgisa Manfrida che ha un sogno nel cassetto: “Fare un film con Quentin Tarantino”! E allora sentiamola…

Quando hai iniziato ad avvicinarti al mondo del cinema?

Molto, molto tardi. Ho abitato fino a 19 anni in paesini in cui fisicamente il cinema e il teatro non c’erano proprio, al massimo capitava di andarci in rarissime occasioni con la scuola. Il teatro però almeno riuscivamo a farlo a scuola, e questo mi ha fatto interessare alla recitazione fin da piccola e di conseguenza, quando poi mi sono trasferita a Roma, anche al cinema.

Qual è stato il tuo primo film?

La mia prima esperienza cinematografica è stata la serie Netflix “Luna Nera” diretta da Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli e Paola Randi. Un’esperienza davvero significativa per me dal momento che è stata la mia prima volta per tante cose, vestendo i panni di un personaggio, quello della strega Persepolis, per cui ho provato fin da subito una naturale propensione e che mi ha regalato, in quei mesi, molto divertimento.

Qual è stato sinora il personaggio più difficile da interpretare?

Se penso al personaggio che tra tutti mi ha davvero messa in difficoltà mi viene in mente l’allestimento dello spettacolo “Un anno con tredici Lune” di Rainer Werner Fassbinder diretto dal regista Carmelo Alù, mio compagno d’Accademia. Zora, questo il nome del personaggio che interpretavo, accompagnava la protagonista Elvira in un viaggio attraverso il suo passato per cercare di riappacificarsi con esso; ciò che mi veniva richiesto era una sorta di leggerezza, di ingenuità rispondente a una logica diversa da quella del pensiero, un “controtempo” rispetto alla nota di fondo di ciò che accadeva in scena, che creava in me, come attrice, molto pudore. Superare quel pudore e quel giudizio è stato possibile grazie alla direzione di un regista molto capace. Credo che ogni personaggio, sia in teatro che al cinema, sia un viaggio che incontra ostacoli, paesaggi e colori diversi. Non ho mai percorso la stessa strada perché non esistono due personaggi uguali, e ognuno di loro ti pone di fronte a limiti diversi.

Quali sono i generi di film che prediligi?

Da sempre prediligo film drammatici, thriller psicologici, horror, gialli. C’è qualcosa attorno alle morti per omicidio che ha sempre suscitato in me molto interesse, inclusi fatti di cronaca nera e storie di serial killer. Negli ultimi anni ho scoperto una grande passione per i documentari su natura e animali.

Chi è il regista più “umano” (quello con cui ti sei trovata più a tuo agio) con cui hai lavorato?

Credo che “l’umanità” possa manifestarsi in molti modi diversi e che non sia necessariamente direttamente proporzionale alla capacità di mettere qualcuno a proprio agio. Non sono sicura che in un regista ciò che cerco e che ha più valore per me siano la sua “umanità” e l’essere messa a mio agio, quanto la capacità di comunicare, anche se si parlano lingue differenti e di arrivare ad un unico obiettivo.

Qual è il segreto per trovarsi a proprio agio senza veli davanti ad una cinepresa?

Ti deve piacere. Credo che la base per arrivare a sentirsi a proprio agio nel lasciarsi guardare non possa prescindere dal fatto che debba piacerti fare questa cosa strana che è fingere, stare in un gioco in cui tutti quanti “facciamo finta che”…Non parlo di un piacere narcisistico nel farsi vedere, ma di un piacere innato che si ha a compiere quest’atto che è molto innaturale.

A parte il cinema, cosa occupa un posto importante nella tua vita?

La mia famiglia, i miei amici, i libri, il buon cibo e il buon vino sono ciò che la riempiono e le danno un senso immediato. Tutto ciò che non conosco, i luoghi, le usanze, tutte le cose distanti da me che amo vedere nei documentari, hanno anche loro un posto importante pur essendo lontane e non vissute: mi ricordano che esiste molto altro rispetto al mio mondo, e mi danno una via di fuga nel caso in cui il mio mondo all’improvviso non mi piacesse più.

Tu sei nota anche per il tuo fascino molto elegante e “gentile” che si sposa perfettamente col tuo fisico invidiabile: pratichi sport per tenerti in forma?

No, non ho abbastanza volontà, però cammino molto. E dormo, per tutto il tempo che mi va.

Ultima domanda: che regalo vorresti per il tuo prossimo compleanno?

Fare un film con Quentin Tarantino.

Si ringrazia per la collaborazione (e per le foto) Flavia Gizzi (assistente dell’agente Lucia Proietti) della “Tna Srl” (http://www.tnasrl.net/), fra le più rimomate agenzie dello spettacolo, che cura gli interessi, fra l’altro, di star del calibro di Laetitia Casta, Penelope Cruz e Luisa Ranieri.

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