Accordo militare fra Australia e Giappone in funzione anticinese.

di Attilio Runello. Lo scorso 17 novembre è stato siglato un accordo militare tra il governo australiano e quello giapponese. Lo hanno reso noto il primo ministro australiano Scott Morrison e quello giapponese Yoshida Suga, dopo la firma avvenuta a Tokyo.

Per il Giappone si tratta del primo accordo di carattere militare dopo quello stipulato con gli Stati Uniti nel 1960. Questa intesa intensificherà  i rapporti fra le rispettive Forze armate con: esercitazioni, visite militari e operazioni congiunte.

Il patto è, di fatto, in funzione anti-cinese dato che entrambe le nazioni hanno più volte manifestato inquietudine verso le ambizioni strategico-militari della Cina nell’area del Pacifico.

Basti pensare alla contesa delle isole Senkaku, nel Mar Cinese orientale, a nord di Taiwan amministrate dal Giappone ma rivendicate dalla Cina. Le isole hanno una superficie di sette km quadrati. Sono praticamente disabitate ma hanno una grande importanza strategica. Amministrate dagli americani sino agli anni settanta, sono state cedute al Giappone, diventato fedele alleato americano.

In ottobre le forze navali di Giappone, Australia, USA e India aveva svolto delle esercitazioni militari insieme.

Pechino di certo non ha gradito ma, nello stesso tempo, pochi giorni prima (15 novembre), Tokyo e Canberra hanno aderito al RCEP (Regional Comprehensive Economic Partnership), il più grande accordo di libero scambio dell’area. Le dispute non intaccano gli interessi economici.

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