A Verona ‘scoppia’ la pace tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

Centrodestra diviso e litigioso, al pari del centrosinistra, come nella peggiore tradizione italiana, ma che poi alla vigilia del voto, magicamente, si ricompatta! Pace fatta tra Girorgia Meloni e Matteo Salvini, nonostante la leader di FdI ormai abbia largamente superato nei sondaggi il leghista, attestandosi sullo scalino più alto del podio del centrodestra: Fratelli d’Italia al 22,2%, Lega al 15.7% , Forza Italia all’8.5%.

A Verona ‘scoppia’ la pace tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Il capo del Carroccio sale sul palco della kermesse a sostegno del sindaco uscente, Federico Sboarina, e interrompe l’intervento della leader di Fratelli d’Italia abbracciandola. Poi, assieme allo stesso Sboarina e al presidente veneto, Luca Zaia, i due si fanno fotografare sullo sfondo della piazza festante.

“Alla faccia loro”, ha chiosato Giorgia Meloni, riabbracciando Salvini una volta ripreso e finito il suo discorso, rivolta alla sinistra. “Poiché avevano detto che saremmo stati come Romeo e Giulietta, garantisco che non faremo la stessa fine”, ha ribattuto Salvini poco dopo.

Un segnale di coesione tra i due, che nei giorni scorsi a distanza si erano scontrati sulla supremazia e sulle regole tra le forze del centrodestra. Una supremazia numerica che proprio a Verona potrebbe far pendere la bilancia a favore di Fdi, visto anche il passaggio di Sboarina dalla lista civica al partito di Meloni, che è diventata il suo principale sponsor, nel Veneto che è il ‘feudo’ leghista con Luca Zaia.

A Verona è stato dunque risottoscritto il ‘patto di ferro’ fra Lega e Fdi a sostegno della rielezione di Sboarina, ma in città è viva la preoccupazione per lo strappo di Forza Italia, che ha optato di appoggiare l’ex sindaco – ed ex leghista – Flavio Tosi, ancora molto popolare in riva all’Adige.

Senza fare un riferimento diretto all’ex alleato Tosi, Meloni ha comunque invitato i veronesi a “esercitate la democrazia in modo consapevole. Non fatevi fregare, qui c’è un voto solo che sconfigge la sinistra, ed è quello dato a Federico Sboarina”.

E comunque, la leader di Fdi, ha ribadito: “Noi non abbiamo un piano B rispetto alle alleanze. Per noi il centrodestra è fondamentale. Chiaramente perché una coalizione sia competitiva, forte e credibile ha bisogno di regole, ha bisogno di orgoglio, ha bisogno di chiarezza sul futuro. È quello che io ho chiesto”.

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