Italiani sempre divisi in tutto e per tutto.

Guelfi e Ghibellini. Bianchi e Neri. Siamo fatti così. Siamo italiani sempre divisi in tutto e per tutto, come in un eterno derby tra laziali e romanisti, interisti e milanisti. Siamo eternamente divisi, contrapposti e belligeranti anche su ciò che appare scontato e ovvio, come la salute, la tutela dell’ambiente e la salvagurdia del bene pubblico.

L’ultima vicenda riguarda la decisione europea di vietare la vendita di auto a benzina e diesel dal 2035.

Eppure sul fatto che a causa dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e della dipendenza energetica da altri Paesi, ci stiamo suicidando mandando ii rovina l’intero Pianeta, dovremmo stare tutti dalla stessa parte e lavorare per favorire la transizione energetica dai carburanti fossili – petrolio, gas e carbone – alle energie puite e rinnovabili qali idroelettrico, idrogeno, vento, sole.

Invece no. Anche su queste materie, che dovrebbero vederci uniti e compatti, ci facciamo dividere dai parolai di mestiere che aizzano le masse e fanno della chiacchiera il loro business, perché azzerbinati ai ‘poteri forti’: le case automobilistiche, che non sarebbero ancora pronte al cambiamento e soprattutto che non vogliono perdere la montagna di miliardi investiti in sistemi produttivi vecchi, superati e maledettamente inquinanti, e le lobby del petrolio che frenano e osteggiano la data del 2035.

Insomma, chi ha le mani in pasta, sta cercadno in tutti i modi di allungare i tempi, alimentando una crescente ostilità verso ogni cambiamento a difesa dell’ambiente e della nostra salute.

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