A che serve lavorare? Meglio farsi ‘assistere’ dallo Stato!

Lavoro e Pensione: due grandi temi che stanno al centro degli interessi degli italiani e che il governo affronta, in malo modo, con bonus e ticket che, ad essere educati, fanno indignare i cittadini onesti e per bene di questo Paese.
Infatti le politiche economiche messe finora in campo tendono a svalutare il lavoro dipendente – quello a mille euro al mese, quello delle buste paga dimezzate dal passaggio dalla Lira all’Euro, quello di chi paga fino all’ultimo centesimo di tasse e di contributi previdenziali, quello che si vede ‘elevare’ l’età pensionabile e ‘abbassare’ l’importo mensile della futuribile pensione – per premiare chi, invece, nella vita è rimasto lì, ‘inattivo’, ad aspettare la manna dal cielo: reddito di inclusione, di cittadinanza o di povertà, come volete chiamarlo, e pensione sociale che ‘qualcuno’ vorrebbe aumentare fino a ‘Mille euro’ al mese. Mille euro che raddoppiano se passa la proposta di ‘qualcun altro’ che vorrebbe dare altri ‘Mille euro’ al mese a chi ospita un immigrato in casa propria! Allora, conti alla mano, a che serve andare a lavorare, sbattersi dalla mattina alla sera, per riportare a casa quattro soldi? A che pro lavorare in regola‘, versare i contributi all’Inps, se poi lo stipendio non è molto dissimile dagli ‘aiuti di Stato e la pensione è prossima a quella ‘sociale’?

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *