di Carlo Calenda. Roma è la terza città più trafficata al mondo, dopo Rio De Janeiro e Bogotà. Ogni romano passa in media 166 ore all’anno imbottigliato nel traffico: un’intera settimana. Come siamo arrivati a questo scempio? Perché ci sono pochi mezzi pubblici e sono gestiti malissimo.
Anche in piena emergenza Covid abbiamo visto scene vergognose: mezzi strapieni senza alcun distanziamento e tutela della salute.
Che il servizio sia scadente non lo diciamo noi, ma gli stessi romani: tra il 2011 e il 2018 il trasporto pubblico ha perso il 40% dei passeggeri. Roma ha bisogno di nuove infrastrutture, è evidente a tutti tranne a chi ci governa. Negli ultimi 5 anni non è stato aperto un singolo cantiere di nuovi tram o metropolitana.
Come per il piano Rifiuti, abbiamo seguito il metodo che contraddistingue Azione. Prima un’analisi approfondita e poi proposte dettagliate. Il nostro programma è articolato su due dimensioni: gli interventi che dobbiamo realizzare nell’immediato e i cantieri delle opere più grandi che vedranno la luce nei prossimi 10 anni.
Tra gli interventi immediati, realizzabili entro 5 anni e finanziabili con parte del miliardo e mezzo di euro che il Governo ha già stanziato, ma che il Comune, per incapacità gestionale, non riesce a spendere, citiamo quelli più urgenti: 18 nuovi treni per la metro; ammodernamento delle linee Roma Nord e Roma-Lido affinché raggiungano la stessa frequenza delle metropolitane.
Almeno 7 nuove linee di tram; sviluppare una rete di piste ciclabili sicure e integrate con la rete dei trasporti e con il territorio, come il GRAB, portando il bike sharing pubblico a Roma; raddoppiare il numero di parcheggi di scambio.
Per quanto riguarda le opere di medio periodo, abbiamo previsto i seguenti interventi, un investimento di 12 miliardi di euro per cambiare volto alla città: accelerare il completamento della tratta della Linea C prima fino a Piazza Venezia e poi Venezia-Farnesina-Grottarossa; prolungare le Linee A, B e B1 fino al GRA; riprendere il progetto della Linea D, da Talenti a Magliana; completare l’anello ferroviario.
Leggete il piano, rispondendo a questa mail se avete commenti e fatelo circolare. Vogliamo rendere finalmente Roma una città più vivibile, competitiva e sostenibile, come merita di essere la Capitale d’Italia.
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