Italia: chi la vuole “aperta” e chi la vuole “chiusa”!

di Redazione. Certo che a tutti noi piacerebbe tornare alla normalità, alla vita di sempre, a quel modus vivendi cui eravamo abituati prima della pandemia. Ma purtroppo, pur non essendo medici, virologi, scienziati o tuttologi, ci rimettiamo all’evidenza dei fatti.

E i fatti dicono che purtroppo il virus c’è, muta e si diffonde con estrema rapidità. I fatti ci dicono di migliaia di contagiati, di ricoverati in terapia intensiva e purtroppo di tanti morti, troppi per poter pensare di andare al bar, al ristorante, al cinema, allo stadio e in palestra.

Eppure la politica si divide, anche di fronte all’evidenza dei fatti, drammatici, tra chi vuole riaprire e chi invece è per chiudere.

Botta e risposta tra Lega e Pd sulle misure per il contenimento del Covid.

Con il leader del Carroccio che è per ‘riaprire’ l’Italia: “Mi rifiuto di pensare ad altre settimane e altri mesi, addirittura di chiusura e di paura. Se ci sono situazioni locali a rischio, si intervenga a livello locale. Però parlare già oggi di una Pasqua chiusi in casa non mi sembra rispettoso degli italiani. La parola al buon senso. I sindaci di tutta Italia e di tutti i colori politici chiedono di riavviare alcune attività economiche, sociali, imprenditoriali che non comportano alcun rischio”.

 

E il leader del PD che gli replica: “Vedo che Salvini continua a sbagliare e rischia di portare fuori strada l’Italia. Prima sono state le mascherine, che erano inutili, ora, cavalcando la stanchezza di tutti, si attaccano le regole per la Pasqua. Quello che è irrispettoso per gli italiani e gli imprenditori è mettere a rischio le loro vite e prolungare all’infinito la pandemia e quindi la possibilità di avere la ripresa economica. Buon senso e coerenza è avere una linea indicata dal Governo e rispettarla. Così si sta in una maggioranza e si danno certezze alle persone. I problemi si risolvono, non si cavalcano”.

Insomma in Italia, invece di cercare di procurarsi i vaccini, si continua a discutere. Invece di lavorare per mettere in sicurezza i cittadini con una seria ed efficace campagna vaccinale, si continua a fare campagna elettorale per ottenere consensi.

Ma se non si capisce che siamo ancora in piena emergenza sanitaria e che bisogna fare ancora molta attenzione perché le “varianti” del virus non si diffondano in tutta Italia vanificando l’efficacia dei vaccini, il rischio è per l’appunto, di gettare alle ortiche non solo un anno di sacrifici, ma anche un anno di ricerche sul vaccino e di ricominciare tutto da capo!

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1 Response

  1. Parsifal-NA ha detto:

    Non c’è dire comincioamo bene

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