Non occorre un referendum costituzionale per rottamare chi ha rottamato la democrazia senza prendere neppure un voto!
È da metà degli anni ’90 che il reddito per abitante in Italia perde terreno rispetto alle altre economie europee. Il ceto medio è stato massacrato e rischia l’estinzione. I poveri sono sempre più poveri e aumentano di anno in anno. E questo perché, come sostengono illustri economisti internazionale e non i soliti gufacci nostrani, la “produttività totale dei fattori” (l’organizzazione e le regole del lavoro, le competenze, gli investimenti e la tecnologia, la burocrazia, l’apertura del mercato, le infrastrutture o le forniture energetiche) è in calo (0,3% l’anno) dalla fine del secolo scorso, caso praticamente unico, visto che cresce quasi ovunque nel resto d’Europa e negli Stati Uniti. La “produttività totale dei fattori”, più del debito o della crescita, è il termometro del sistema. E in Italia, scende da 15 anni. Basta spremere i “soliti fessi”. Se non si adeguano salari e pensioni alla media europea, dell’Italia non resteranno neppure le macerie! Pertanto, considerata la gravità del momento, non occorre aspettare il referendum del 2016 per rottamare chi ha rottamato la democrazia! Così come dopo la caduta del governo Berlusconi non è stato concesso agli italiani il diritto/dovere di andare a nuove elezioni, ma si è pensato “male” di affidare il governo del Paese a ben tre presidenti del consiglio “nominati” e mai eletti che hanno ridotto l’Italia ad un cumulo di rovine, che adesso si ripristini la democrazia e che la parola torni al popolo sovrano!
In ITALIA siamo di fatto una MONARCHIA cara da mantenere e che rende pochino.
TUTTI, TUTTI, TUTTI in Italia tanto pagano i fessi di Italiani
QUALCUNO ha chiesto di rivedere il cambio LIRA \ EURO?
IO vedo auto, auto, auto, auto. Vedo che si spende per sigarette, giochi,...Ci sarà povertà ma quello che vedo è…
I nostri cari sindacalisti parlano bene ma razzolano male, anzi malissimo. Condivido appieno l'analisi del post: Dove stavano i sindacti…