La riforma delle pensioni adesso, subito, prima che salti tutto!
E senza stare a scomodare ulteriormente chi è stato l’artefice di una tale disastro sociale e che ha il cattivo gusto di dire “i trentenni pensino al lavoro, non alla pensione”, l’idea che una nuova, ennesima riforma previdenziale si renderà presto necessaria è ormai irrinunciabile. In primis, occorre separare la previdenza dall’assistenza: pensioni sociali e d’invalidità devono essere demandate alla fiscalità generale e non pagate con i contributi dei lavoratori. In secondo luogo, occorre rivedere l’età pensionabile per consentire il ricambio generazionale nel mondo del lavoro e porre rimedio alla disoccupazione giovanile: si deve essere collocati a riposo, a prescindere dall’età anagrafica, con 40 anni di contributi. Da ultimo, ma non per questo meno importante, rivedere al rialzo i coefficienti di trasformazione applicati ai contributi versati per garantire una pensione che sia il più vicino possibile all’importo dell’ultimo stipendio percepito, ripartire in egual misura il monte contributivo tra i pensionati di ieri, di oggi e di domani, rivedendo i trattamenti pensionistici fondati sul sistema “retributivo secco”, soprattutto se sproporzionati rispetto ai contributi realmente versati. Le chiacchiere, soprattutto di certi professoroni che, dall’alto di sommi privilegi e dal basso di imperdonabili disastri, non conoscono la dignità del silenzio, stanno a zero. Altrimenti meglio incrociare le braccia ed attendere gli aiuti di Stato: reddito di cittadinanza e pensione sociale!
In ITALIA siamo di fatto una MONARCHIA cara da mantenere e che rende pochino.
TUTTI, TUTTI, TUTTI in Italia tanto pagano i fessi di Italiani
QUALCUNO ha chiesto di rivedere il cambio LIRA \ EURO?
IO vedo auto, auto, auto, auto. Vedo che si spende per sigarette, giochi,...Ci sarà povertà ma quello che vedo è…
I nostri cari sindacalisti parlano bene ma razzolano male, anzi malissimo. Condivido appieno l'analisi del post: Dove stavano i sindacti…