Meloni spegne le polemiche sulle dichiarazioni di Salvini ‘pro-Putin’ e ricompatta la maggioranza.

Giorgia Meloni si presenta con profilo istituzionale in Senato per le comunicazioni in vista dell’ultimo Consiglio europeo ordinario, prima delle la corsa alle elezioni di giugno. Lo stop alla proposta di Emmanuel Macron di inviare truppe Ue in Ucraina e spegnere le polemiche sulle dichiarazioni di Salvini riferite alle lezioni in Russia, sono il tentativo del premier di non esacerbare i rapporti nella maggioranza, sottolineando che alla fine della giostra quello che conta sono i voti in Parlamento che mostrano come il governo sia “unito, compatto e determinato”.

Ogni parola è studiata e pesata perché il voto in Russia ha messo in evidenza distinzioni tra i partner a livello internazionale, sia perché potrebbe innescare incendi di percorso per il proseguimento della legislatura a guida Meloni-Tajani-Salvini.

E proprio Matteo Salvini che a proposito della conferma di Putin al Cremlino aveva dichiarato: “Quando un popolo vota ha sempre sempre ragione, le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince sia quando uno le perde”, non è presente in Aula, ufficialmente impegnato al Mit come fanno sapere i suoi.

Prendere le distanze dall’uscita del leader della Lega sarebbe come certificare che in maggioranza un problema c’è, e pure grosso, quando invece bisogna mostrare unità e coesione.

Quindi la premier, ribadendo il sostegno a Kiev nella ricerca di una “pace giusta”, osserva che Mosca ha “sistematicamente violato gli accordi sottoscritti e il diritto internazionale” da anni e difende la scelta di sottoscrivere un patto “pluriennale di sicurezza” con l’Ucraina. E poi sottolinea che il “sacrificio di Navalny in nome della libertà non sarà dimenticato e che il il governo “condanna” le elezioni “farsa” ma “in territorio ucraino”, occupato da Mosca e boccia l’idea francese di un intervento diretto in Ucraina perché rischierebbe di innescare “una escalation pericolosa, da evitare a ogni costo”.

Parole “ambigue” che “non chiariscono la sua posizione su Salvini”, la incalza il Pd.

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