Italia divisa in “aperturisti” e “chiusuristi”.

di Redazione. Italia sempre divisa in tutto e per tutto. In bianchi e neri. In guelfi e ghibellini. In fascisti e comunisti. In juventini e antijuventini. E oggi – amarus in fundo – in piena emergenza pandemica in “aperturisti” e “chiusuristi”!

La diatriba tra chi vorrebbe un lokdown totale e chi riaprirebbe tutto, è la drammatica testimonianza di come l’evidenza di migliaia di morti e di malati per Covid faccia a pugni con gli interessi di bottega che vanificano i sacrifici di chi rinuncia al proprio tornaconto immediato per il rispetto delle regole e per il bene comune.

Come buon senso consiglierebbe, in medio stat virtus!

E’ incomprensibile andare avanti nella battaglia contro il virus con una politica di lockdown a corrente alternata, dove prima si chiude, poi si dettano le misure anti-covid per riaprire, si costringono aziende, artigiani e piccoli commercianti a spendere dei soldi per mettere in sicurezza i locali e la clientela, e subito dopo s’impone loro di chiudere nuovamente.

Francamente non si capisce perchè per le feste di Pasqua bisogna restare blindati dentro casa e invece si può viaggiare all’estereo! Non si capisce, tanto per fare un altro esempio, perchè barbieri e parrucchieri debbano restare chiusi quando lavorano su appuntamento e con tutte le misure e le protezioni previste dalla legge, quando poi supermercati, bus e metro sono luogo di assembramenti fuori da ogni controllo.  

Ecco i controlli: una volta dettate le regole, queste vanno applicate e fatte rispettare. Un ristorante può restare aperto di giorno, ma non la notte. Perchè? Se il ristorante ha dei tavoli all’aperto e se all’interno del locale vengono rispettate le regole sul distanziamento, perchè deve chiudere dopo le 18?

La risposta è che purtroppo  in questo grande paese si fanno mille leggi e leggine, ma poi nessuno si cura della loro applicazione e del loro rispetto: non esiste alcun tipo di controllo, al massimo ci si accontenta di un’autocertificazione!

Per contro, proviamo ad immaginare per un solo istante, cosa sarebbe successo con gli “aperturisti” al governo?

Staremo ancora qui a veder sfilare i camion dell’Esercito carichi di bare come accaduto a Bergamo!

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1 Response

  1. sandrino ha detto:

    Siamo un paese ridicolo: chiudiamo in casa i cittadini vietandogli di andare in un’altro quartiere della stessa città e invece li lasciamo liberi di andare ad infettarsi all’estero e di portare in Italia le varianti del virus!

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