85 euro agli Statali in cambio di 3milioni e mezzo di Sì?

Il governo, alla disperata caccia di “Sì” per garantirsi il proseguo della legislatura fino al 2018, ha deciso di concedere agli Statali un incremento contrattuale “non inferiore a 85 euro mensili medi”, proprio adesso, a ridosso della consultazione referendaria, dopo ben sette anni di stallo. Quindi oggi circa 3milioni e mezzo di potenziali
elettori hanno ricevuto la ‘mancetta elettorale’ propedeutica ad un “Sì” alla riforma della Costituzione che si voterà domenica 4 dicembre: 85 euro “LORDI”. E’ questa la cifra stanziata dal governo Renzi, di concerto con Cgil, Cisl e Uil, per il rinnovo del contratto del pubblico impiego. Insomma, ritornano quei famigerati “80 euro” delle elezioni europee anche per gli Statali, che a dire il verodopo il passaggio dalla lira all’euro che ha letteralmente dimezzato la busta paga – si aspettavano almeno 100 volte di più! Per il resto, permangono, invece, tutte le ingiustizie e le disparità di trattamento economico ancora vigenti nello Stato, laddove – a parità di qualifica, anzianità e titolo di studio – ci sono travet che stando più vicino al ‘fuoco’ si ‘scaldano’ sicuramente meglio di tutti glia altri dipendenti pubblici, godendo di retribuzioni tanto, ma tanto più elevate, fino a dieci volte lo stipendio dei loro colleghi meno fortunati che, quando tutto va bene, riescono a portare a casa una busta paga di appena 1.200 euro al mese! Purtroppo, come spesso accade nel Belpaese le soluzioni più eque, come la “giusta ripartizione” delle risorse destinate al pubblico impiego – senza più discriminare tra Lavoratori di Serie A con “stipendi d’oro” e Lavoratori di Serie B con “stipendi da fame”, chè farebbe vivere meglio tutti gli Statali senza ingiustizie e soprattutto senza maggiori oneri a carico dei cittadini – non vengono mai prese in considerazione! E poi ci vengono a dire che questi del governo Renzi sono quelli che vorrebbero abbattere i costi dello Stato, semplificare, efficientare la burocrazia e cambiare verso al Paese? Alla luce degli ultimi accadimenti tutto lascia pensare all’esatto contrario. E anche per questo milioni di cittadini voteranno No alla “schiforma” del 4 dicembre!

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