Variante Omicron. Solo all’antiviglia conosceremo la ‘Stretta di Natale’.

Quest’anno tutti col fiato sospeso non tanto per la ‘Strenna di Natale’ quanto per la ‘Stretta di Natale’ che il governo Draghi si appresta a regalare agli italiani per via del minaccioso avanzare della variante Omicron.

L'Italia verso un nuovo lockdownLa temuta variante, infatti, si è diffusa molto più rapidamente del previsto e ha fatto impennare la curva dei contagi che è tornata ad avere un andamento di tipo esponenziale diffondendosi a macchia d’olio, tant’è che la zona gialla si allarga e si iniziano a intravedere numeri da zona arancione.

Della nuova variante Omicron, si sa ancora poco rispetto alla pericolosità e alla penetrabilità dei vaccini, ma dai rimi dati sembra essere estremamente più contagiosa, fino a 3,2 volte in più della Delta almeno, che già era 6 volte più infettiva del vecchio virus originale di Wuhan.

Quindi è fondamentale imprimere quella accelerata alle terze dosi di vaccino, far vaccinare i bambini e continuare con mascherine, distanziamento e igiene per arrestare il più possibile la diffusione del virus mutato ancora una volta.

La linea del governo resta solida sulla volontà di mantenere aperte tutte le attività, ma le curve salgono così rapidamente che serve ancora una volta frenare la diffusione del virus e limitare i contatti, soprattutto nei luoghi più affollati, e rafforzare l’effetto vaccino con altre misure.

Il premier ha convocato una nuova cabina di regia per giovedì 23 dicembre per discutere nuove misure restrittive, che potrebbero ancora una volta limitare il Natale degli italiani.

Sul tavolo obbligo vaccinale per tutti i lavoratori, obbligo tampone anche per i vaccinati per eventi e discoteche, obbligo mascherine anche all’aperto e durata ancora più ridotta del Green Pass, ma nessuna “stretta privata” che riguardi il cenone di Natale in casa con amici e parenti, ma quasi certamente la “forte raccomandazione” a limitare il numero di persone in casa onde evitare situazioni di rischio, come già avvenuto in passato, dalla serie “in meno siete e meglio state”!

P.S.: UN RIPASSINO DELLE VARIE ZONE COLORATE DAL COVID19.

In Zona Bianca tutte le attività sono aperte e non ci sono limitazioni agli spostamenti. Resta l’obbligo di indossare la mascherina negli ambienti al chiuso (ma anche in questa zona alcune ordinanze locali ne hanno disposto l’obbligo anche all’aperto). Servirà il Green pass – almeno quello ‘base‘ – per salire sui mezzi di trasporto, compresi quelli locali come bus e metropolitane, andare in albergo, entrare negli spogliatoi, prendere impianti di risalita per lo sci, andare in piscina o in palestra. Con il Super Green pass ci si potrà sedere per mangiare al ristorante al chiuso, andare allo stadio o ai concerti, andare al cinema, al teatro, in discoteca parchi divertimento e terme o partecipare a fiere e convegni.

In Zona Gialla vige ovunque l’obbligo di mascherina all’aperto e sul resto rimane la rigorosa applicazione delle norme sul Green Pass.

In Zona Arancione, chi non ha il Super Green pass non può uscire dal Comune di residenza, se non per motivi di lavoro, necessità o urgenza. Le attività restano aperte, ma restano le regole di accesso con il Green pass e quello Super.

In Zona Rossa non si può uscire dal Comune di residenza se non per motivi di lavoro, necessità o urgenza. Ristoranti e bar sono chiusi, consentito soltanto l’asporto e la consegna a domicilio. Restano chiusi tutti i negozi ad esclusione di quelli con codice Ateco consentito, in particolare alimentari, supermercati, farmacie, edicole, tabaccherie e abbigliamento per bambini. In tutti i casi i trasporti sono sempre aperti e accessibili, ma bisogna avere almeno il Green Pass ‘base’.

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19 Responses

  1. Maristella ha detto:

    Gli auguri di Natale quest’anno ce li fanno pure i virologi. A modo loro. Andrea Crisanti, Matteo Bassetti e Fabrizio Pregliasco si sono esibiti in un coro, abbastanza discutibile per intonazione, sulle note di Jingle Bells. Ma il testo della canzone è stato stravolto diventando un invito palese alla vaccinazione. I tre “tenori-virologi” hanno cantato per Un giorno da pecora, la famosa trasmissione di Radio Uno che ha sempre un tono canzonatorio sull’attualità. E così ecco i virologi che per un attimo diventano anche cantanti per ricordarci quanto sia importante la vaccinazione. “Sì sì sì sì vax vacciniamoci”, è il ritornello dei nuovi candidati all’Eurovision. Un messaggio importante, quello lanciato dai virologi, all’interno della comunicazione sulla campagna vaccinale così decisiva in questo periodo. Sono diventati i padroni dell’Italia, intanto l’economia è al collasso

  2. Manduca -Verbania ha detto:

    L’Italia, che in Europa è fra i Paesi maggiormente colpiti in termini di contagi e vite umane perse, ha visto una perdita del PIL pari al 8,8% nel 2020 Le cause sono ovviamente il blocco delle attività sociali e produttive interne, ma anche la maggiore dipendenza della nostra economia dai servizi rispetto alla Germania ad esempio.

    Si pensi al turismo, che è il settore maggiormente impattato dalle misure di contenimento.

    Nel 1° trimestre 2021 prevediamo un nuovo calo nella produzione economica di -1,25% su base trimestrale. Nel frattempo, l’andamento delle vaccinazioni è troppo lento per consentire un significativo allentamento delle restrizioni. Come il resto dell’UE, l’Italia è già in ritardo di cinque settimane rispetto all’obiettivo di vaccinare il 70% della popolazione adulta entro l’estate. Ogni settimana di ritardo in Italia equivale a 2 miliardi di euro di perdite di produzione.

    La crisi provocata dalla Covid-19 ha portato il debito pubblico italiano al 160% del PIL. Nella migliore delle ipotesi, tale cifra potrebbe stabilizzarsi nei prossimi due anni.

    Tutti i Governi e le Banche Centrali hanno messo in campo misure straordinarie, sia di natura monetaria che fiscale, per far fronte a questa crisi. Gli ingenti aiuti statali in particolare hanno contribuito ad assorbire lo shock causato dalla crisi, aiutando molte aziende colpite dalla pandemia ad evitare di presentare i libri in tribunale – almeno per il momento.

    A livello globale, si è infatti complessivamente assistito ad una diminuzione del 10% dei defalut aziendali, ma ad un’analisi più puntuale non può sfuggire che la pandemia ha provocato un aumento del +23% delle grandi insolvenze, cioè quelle che riguardano imprese con un fatturato superiore ai 50 milioni di euro.

    Nel 2021, le insolvenze globali potrebbero crescere del +25% su base annua principalmente a causa di un eventuale rimbalzo dopo il calo registrato nel 2020. Tuttavia, è altrettanto importante tenere a mente che quest’ultimo potrebbe rimanere su livelli artificiosamente bassi qualora i Governi decidessero di continuare a proteggere le aziende dalla cruda realtà della situazione che dovremo affrontare.

    E quali sono i settori maggiormente colpiti?

    Sarà molto difficile trovare dei settori che usciranno indenni dall’attuale blocco delle attività sociali ed economiche del nostro Paese. Nell’analisi trimestrale che facciamo sul profilo di rischio settoriale, che consiste nell’attribuzione di un rating a ciascun comparto in cui operiamo, solo la farmaceutica ha conservato un profilo di rischio basso.

    Nel giro di un anno e mezzo, anche a causa delle difficoltà dell’economia e delle imprese italiane a registrare performance soddisfacenti, la percentuale dei settori considerati maggiormente a rischio è passata da 35% al 65% I settori principalmente impattati da questo blocco sono il turismo, l’automotive e i trasporti: la diffusione del virus determinerà una notevole riduzione dei turisti da e verso l’Italia e più in generale l’Europa, a cui si aggiunge un significativo rallentamento dei servizi legati ai trasporti.

    Il ritorno a livelli normali di attività dovrebbe essere molto graduale, portando le perdite di circa 6 miliardi di Euro sia nel turismo che per i servizi di trasporto. Sicuramente le aziende che presentano un’elevata dipendenza dall’export e dalle catene di produzione globali hanno già cominciato a soffrire a partire da gennaio quando il corona virus ha cominciato a diffondersi in Cina.
    Altre industrie, caratterizzate da una elevata leva finanziaria e da una scarsa liquidità soffriranno dell’attuale fermo delle attività produttive e non saranno in grado di generare adeguati flussi di cassa per far fronte ai propri impegni. All’interno di questo panorama sicuramente non roseo, ci sono dei settori che riusciranno a trovare comunque delle prospettive di sviluppo; fra questi, il già citato pharma e il bio-medicale, anche in una prospettiva di medio-termine, e quelli che offrono servizi immateriali come ICT e Telecomunicazioni.

  3. Daniele-Pescara ha detto:

    Una, due, tre, quattro, cinque volte. Possibile che un albergatore sia costretto a chiedere più volte il green pass alla stessa persona, solo perché si approccia a un servizio diverso? Possibile. Succede in Italia, dove la distinzione tra green pass e super green pass ha creato una tale babele di norme e direttive da far rizzare i capelli in testa al più pacato degli imprenditori. Andiamo con ordine. Ieri Quarta Repubblica è stata in un hotel di Roma con Giuseppe Roscioli, presidente della Federalberghi di Roma. Offrendo molti servizi differenti, l’hotel si trova da qualche settimana in una giungla burocratica. “Dobbiamo chiedere un green pass differente per ogni servizio che viene utilizzato e questo ci penalizza”, spiega Roscioli. Stanze, sala ristorante e colazione, bagno turco, palestra, centro congressi. Dall’arrivo del super green pass, gli addetti al controllo del certificato verde sono sempre in balia dell’app di verifica. “Chi va in un albergo solo per dormire è sufficiente il green pass base”, spiega Roscioli. Per tutti gli altri è un ginepraio. Al ristorante, per esempio, occorre fare delle distinzioni. Se a mangiare si siede un ospite dell’albergo e questo è riservato dall’hotel, allora basta il green pass che si può ottenere con un tampone. Se invece nella stessa sala, magari nello stesso tavolo, possono entrare anche clienti dall’esterno, a tutti va chiesto il green pass rafforzato, ovvero quello ottenibile solo dopo vaccinazione o guarigione. Se la struttura dovesse avere anche le sale per il meeting, sia chi soggiorna nelle stanze sia chi dorme fuori può entrare semplicemente col green pass base, anche se poi – per mangiare – dovrebbero mostrare quello rafforzato. Un incubo. “Poi esiste il controllo del green pass sia per la palestra che per la zona wellness, dove serve sempre il passaporto verde base”, sia per ospiti che per esterni. Ma se poi dopo un massaggio o una sauna vogliono andare al ristorante, allora la manfrina si ripete: se tutti alloggiano nell’hotel, basta il base; altrimenti occorre il rafforzato. Direte: serve tutto a contenere il contagio. Vero. Però poi se un passante, mai visto prima, si ferma di fronte all’albergo e decide di entrare per prendersi un caffè al bancone: beh, in quel caso non deve neppure mostrare il green pass. E intanto il responsabile della sicurezza e del controllo del green pass è già impazzito. Ha la nostra totale solidarietà.
    Questo è il trio delle meraviglie: DRAGHI Speranza – Figliuolo, siamo a cavallo.

  4. Arianna-LU ha detto:

    Depressi i non vaccinati, spaventati i vaccinati
    Misure anti Covid-19 e obbligo di certificato per alcuni vengono percepiti come un peso, per altri sono un sollievo. Stress, paure e dipendenze. Ecco gli effetti della pandemia sulla psiche delle persone.
    – Lo stress psicologico durante la pandemia resta alto. A rivelarlo è l’ultimo sondaggio dello Swiss Corona Stress Study dell’Università di Basilea al quale hanno partecipato oltre 11 000 persone provenienti da tutta la Svizzera. Differenze tra persone vaccinate e non vaccinate – Tra i fattori di tensione correlati alla percezione soggettiva dello stress sono emerse sostanziali differenze tra il gruppo dei vaccinati (58 percento degli intervistati) e il gruppo dei non vaccinati. Le maggiori differenze si riscontrano nelle difficoltà dovute alle misure anti Covid-19 come l’obbligo di certificato, percepito come un peso dalla maggior parte dei non vaccinati e al contrario come un sollievo dalla maggior parte dei vaccinati

  5. Erika ha detto:

    Pienone a Sestriere, ma nessuno chiede il green pass: code e sciatori senza mascherina, questa è la realtà. Parole solo parole da uno sgoverno che rovina la nostra povera Italia.

  6. Giò ha detto:

    In tivvù a reti unificate si parla solo di vaccini e tamponi nonché ci ricordano ogni momento che dobbiamo morire, ma lo fanno per buttare fumo negli occhi per le batoste in arrivo sulle bollette di luce e gas?

  7. Paola Corso ha detto:

    Draghi potrebbe introdurre regole più severe per la sera di Natale e Capodanno, così da limitare il rischio contagio in famiglia. Ritorna dunque l’incubo coprifuoco/lockdown

  8. Danilo PE ha detto:

    Sembra ormai sicuro che tornerà l’obbligo della mascherina all’aperto in tutto il Paese. Anche sulla riduzione della durata del super green pass pare esserci già una intesa. C’è invece un dibattito teso sull’obbligo di test per vaccinati e guariti.

    Sul tavolo c’è l’idea di imporre il green pass rafforzato ai lavoratori della Pubblica amministrazione che sono a contatto con il pubblico, poi al settore privato e infine anche agli autonomi e all’intero mondo del lavoro. Insomma, lo strazio non finisce più

  9. Giacomino-TO ha detto:

    La variante Omicron sta facendo schizzare i contagi in Europa e il governo sa bene che l’Italia non sarà esentata. Nelle prossime settimane verosimilmente la nuova mutazione diventerà dominante e bisogna giocare d’anticipo. Se il virus infatti si diffonde con questa rapidità ospedali e terapie intensive andranno in sofferenza.

  10. Enzo S. ha detto:

    Natale con omicron, altro che con i tuoi!!! Sembra un cinepanettone, e infatti non fa ridere. La variante che spopola in tutto il mondo e che anche da noi sta facendo carriera spaventa chi aveva già pronte le valigie per le festività. In molti sono pronti a disfarle: otto milioni,

  11. Lo Zio ha detto:

    Per farci spendere la tredicesima e passare all’incasso ci lasciano liberi per lo shopping natalizio e per riempire i locali a capodanno. Ci fano prima contagiare ben benino e poi richiudono tutto un’altra volta!

  12. Vale'88 ha detto:

    Se i cosiddetti “scienziati” invece di sproloquiare in Tv si chiudessero in laboratorio a studiare, forse sarebbero più… utili!

  13. Patricia ha detto:

    Le polemiche, in queste ore, fioccano: in molti infatti criticano in modo aspro la nuova eventuale serrata, il passo indietro. E non sono soltanto critiche politiche, ma anche “scientifiche”: parecchi tra i virologi e gli esperti hanno preso posizione contro il nuovo eventuale pacchetto di provvedimenti che potrebbe essere approvato il 23 dicembre, tra cabina di regia e CdM. Si pensi a Matteo Bassetti, molto critico sul tampone obbligatorio per grandi eventi, poiché sarebbe una misura che minerebbe la fiducia nella campagna vaccinale. E ancora, Antonella Viola contraria al tampone per chi rientra da Paesi Ue, misura già approvata. Ed ecco che in questo contesto piove anche l’attacco di Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia, un attacco “personalizzato”: nel mirino infatti c’è Roberto Speranza, il ministro della Salute “highlander”, sopravvissuto a tutto, ancora al suo posto nonostante inchieste e disastri. Su Twitter, la Meloni passa all’attacco: “Nonostante il Green Pass e il Super Green Pass, tornano le restrizioni e le limitazioni durante le festività. Il fallimento di Speranza è ufficiale: chiederne le dimissioni è un atto dovuto”, conclude la Meloni aggiungendo un hashtag che ha bisogno di ben poche spiegazioni, #SperanzaDimettiti.

  14. SPQR ha detto:

    Natale chiuso in casa con i tuoi, sempre che siano pochi, vaccinati e tamponati e che tu anon abbia una famiglia numerosa!

  15. Perla ha detto:

    Il governo non ha ancora capito, ma lo hanno capito i Cittadini: il governo non dispone di mezzi adeguati per eseguire i controlli PROCLAMATI. Si fanno controlli a campione, si multa qualche SFORTUNATO di turno, ma nulla di più. E’ lampante, è chiaro, è accertato che in ITALIA milioni e milioni di Cittadini con la schiena dritta dicono NO! draghi trascura la perseveranza di MILIONI di non sudditi.
    Continui pure su questa strada, dimentica cosa raccomandava Mazzarino “quando sei al potere, pensa sempre al baratro nel quale puoi cadere”. NOn siamo a Davos, non siamo alla BCE, siamo in un Paese con mille problemi ai quali DRAGHI non è in grado di provvedere. Continui a ridacchiare riderà bene chi riderà ultimo.

  16. Ulpiano ha detto:

    Perché non unificare la carica di Presidente della repubblica e di Premier affidandola a vita a Mario DRAGHI?
    Questa unificazione risolverebbe molti problemi:
    1) Limiterebbe fortemente i poteri dei partiti.
    2) Limiterebbe ancora di più i pochi poteri residuali del Parlamento.
    3) Metterebbe al potere un uomo graditissimo alle elite finanziarie.
    Che bella idea e d’un tratto l’Italia risorgerebbe!!!

  17. Lino ha detto:

    Il forum di Davos ha annunciato la cancellazione del suo incontro annuale previsto per il prossimo gennaio 2022. Davos ha fatto sapere che l’evento è stato spostato per via della diffusione della fantomatica variante Omicron. Questa spiegazione non appare molto convincente perché all’inizio del 2021 c’era un’altra fantomatica variante, quella inglese, che pure non rappresentò in alcun modo un impedimento per l’evento annuale del forum. Davos è uno dei circoli globalisti più influenti nella struttura piramidale del Nuovo Ordine Mondiale. Sono ormai decenni che le riunioni di questo forum privato composto dalle corporation globali determina la politica degli Stati nazionali. Davos è l’espressione di quel potere privato transazionale sul quale Allende metteva in guardia negli anni’70 e che si è messo al di sopra delle nazioni stesse.

    Questo potere ha finito inevitabilmente per indirizzare gli orientamenti politici ed economici degli Stati che sono governati da decenni da politici che non seguono l’agenda degli interessi nazionali ma piuttosto quella di Davos e del potere mondialista. Questo club ha avuto un ruolo altrettanto decisivo nell’ideazione del Grande Reset, architettato dal suo presidente, Klaus Schwab. La cancellazione del forum annuale sembra indicare l’emergere di gravi problemi che stanno impedendo il compimento dei piani di Davos. Il Grande Reset tanto atteso che avrebbe dovuto manifestarsi nella primavera del 2021 non c’è stato. La militarizzazione delle società occidentali preventivata dalla camarilla mondialista non c’è stata. Le superpotenze quali USA, Russia e Cina senza le quali la manifestazione del Nuovo Ordine Mondiale resta impossibile piuttosto che avvicinarsi al Grande Reset si stanno allontanando da esso.

    Nella stessa Europa Occidentale le rivolte contro la società autoritaria globale sono ormai all’ordine del giorno. La sensazione è che questa improvvisa cancellazione del forum in programma a gennaio indichi una debolezza e al tempo stesso per la prima volta una paura da parte dei piani alti del sistema. Il Nuovo Ordine Mondiale sembra che si stia rendendo conto che il suo copione non è stato rispettato e gli eventi stanno andando nella direzione opposta. Forse qualcuno lassù al vertice della cabala si sta rendendo conto che per la prima volta i signori del mondialismo non hanno più il controllo assoluto.
    https://www.weforum.org/press/2021/12/world-economic-forum-s-annual-meeting-2022-deferred
    World Economic Forum
    World Economic Forum’s Annual Meeting 2022 Deferred
    The World Economic Forum will defer its Annual Meeting in Davos, Switzerland, in the light of continued uncertainty over the Omicron outbreak.

  18. Metello-FI ha detto:

    Proprio ieri commentavamo l’influenza del forum di Davos, gruppo transnazionale privato, sulla vita degli Stati nazionali. Proprio ieri notavamo ormai come sia questo club a stabilire le linee di politica economica ed estera alle quali i governanti si attengono fedelmente. Qui abbiamo una delle numerose prove tangibili. Schawb l’estate del 2020 manda un invito a partecipare al prossimo forum di Davos previsto per il gennaio 2021 al ministro delle Finanze olandese Shoektra. Se leggete nel testo dell’invito Schwab già fa sapere a Hoekstra che la sua presenza non serve per discutere il da farsi nella situazione attuale. La sua presenza serve per eseguire una decisione già presa, ovvero quella di dare vita alla società totalitaria del Grande Reset. Schwab chiama Hoekstra non per discutere. Schwab chiama Hoekstra per trasmettergli gli ordini che sono stati già decisi ad un livello molto più alto.

  19. Flavio Ezio ha detto:

    SuperMario, SuperMario, Supermario, una solfa che all’unisono risuona sulla gran cassa mediatica 24 su 24. Il più grande maestro di tutti i tempi (Lui si che è SUPER) sosteneva “l’albero si vede dai frutti”.
    Come semplice contribuente italiano, oso chiedere: Quali sono i frutti del governo di superMario? Quali sono i frutti della triade Draghi\Figliuolo\Speranza?
    Nonostante chiusure, green pass, minacce quotidiane per far vaccinare le persone, il Covid galoppa come non mai e putroppo, ogni giorno Cittadini muoiono!
    Mi rendo conto che l’alta finanza e la UE, volevano che i soldi che ci prestano fossero gestiti dal banchiere di fiducia, ma quanto accade in Italia non è solo questione di soldi, è questione di:carne, ossa, sangue di milioni e milioni di italiani. Il Covid picchia duro da due anni e lo ripeto, nonostante le mosse utilizzate è più picchiatore che mai, non sarebbe ora per super Mario di farsi un bagno di umiltà?
    Quanto accaduto recentemente all’Assemblea dell’Ordine dei Medici di Roma, è emblematico: I medici sono DIVISI sul vaccino, e non basta criminalizzare quelli che sono NoVAX per risolvere il problema Covid.
    L’economia soffre, la società soffre, la convivenza civile ne risente.
    Chi guadagna dal COVID: la delinquenza che è tranquilla più che mai, visto che le Forze dell’Ordine o scortano i potenti o multano coloro che sono privi di green pass ed osano entrare in un Bar,… e le case farmaceutiche che stanno facendo guadagni stratosferici. Non dimentichiamo gli scafisti che grazie alla Lamorgese, possono usare i nostri porti tranquillamente.
    SuperMario entrerà nella Storia d’Italia, ma non certo da super.
    Quello che è triste è il silenzio:
    1) Della magistratura.
    2) Della Corte Costituzionale.
    3) Del Capo dello Stato.
    Per quanto riguarda la batosta inferta alle LIBERTA’Costituzionali in nome del Covid. Anziché pensare ad andare al Quirinale, è tutto da vedere, super Mario dovrebbe girare per le strade e vedere quello che accade nel Paese.
    Supermario ha un merito: avere fatto rialzare la testa a milioni di italiani che da troppo tempo, sopportano di tutto da una politica screditata e lontana anni luce dal Popolo.

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