Una catena inarrestabile di “femminicidi”.
Gli omicidi di queste donne (aborro il termine “femminicidio” che umilia ancora maggiormente le donne, in quanto si tratta di “omicidi”, né più né meno, e come tali vanno classificati) sono da ricercarsi piuttosto all’interno di una società ancora profondamente maschilista che tende a soffocare costantemente una piena emancipazione della figura femminile che non può essere ridotta alla sola sfera lavorativa.
E questo avviene purtroppo con la complicità indiretta sia dello Stato che della Chiesa, istituzioni che nel nostro Paese non hanno ancora operato una vera e propria svolta in tal senso e non offrono prospettive di farlo nemmeno in un prossimo futuro.
Fonte: https://yvanrettore.blogspot.com/2021/02/una-catena-inarrestabile-di-omicidi-di.html
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