Una “boiata” la riforma del lavoro!

di Francesco Scolamiero. La parola ‘esodati’ non esiste nel nostro vocabolario, è nata con l’ultima riforma delle pensioni varata dal ministro Fornero. Il termine indica coloro che alla fine dello scorso anno stavano trattando con le proprie aziende in crisi dei percorsi di uscita, per avviarsi alla pensione tramite gli incentivi all’esodo. Il problema nasce dal fatto che la riforma ha cambiato alcuni dei requisiti per andare in pensione come l’innalzamento dell’età pensionale. Mentre alcune trattative erano già concluse al momento della riforma altre si stavano finalizzando, dovrebbe essere chiaro per tutti che accordi del genere non si definiscono in pochi giorni. Questa discrepanza ha fatto sì che alcuni lavoratori si trovano fuori dall’azienda con la prospettiva di percepireuna pensione non più fra qualche mese ma addirittura fra qualche anno. Capite bene che persone alla soglia della sessantina non troveranno mai un nuovo lavoro e resistere tre-quattro anni senza entrate è praticamente impossibile, senza intaccare risparmi se non addirittura l’abitazione dove si vive. Uno Stato serio non può pretendere di cambiare le carte in tavola all’ultimo momento, senza regole chiare e per di più non lasciando le persone libere di scegliere. Diverso sarebbe stato se i lavoratori avessero potuto scegliere, ad esempio, se rimanere in azienda o contrattare un incentivo all’esodo più alto. Ai tempi dell’Università, mi avrebbero invitato a tornare alla sessione d’esame successiva per molto meno, qui un Ministro ‘tecnico’ che dovrebbe essere il super esperto in materia, è possibile che abbia fatto un errore così grossolano? La stima del Ministero parlava di 65 mila persone, quella dell’Inps ma anche del Pd parlava di 390 mila persone, gli esodati sono praticamente esondati. Quello che sta emergendo è che il Ministero era ben consapevole che il numero di lavoratori interessati era quello più alto, il problema sono i vincoli di bilancio, in pratica non ci sono i soldi per salvare tutti. Il problema è tutto qui, infatti il Ministero i 65 mila fortunati li definisce ‘salvaguardati’. Ora dietro la pressione dell’opinione pubblica e a seguito dello scontro fra il Ministro Fornero e l’Inps, sul vero numero di questi esodati, sembra che ci sia spazio per altri 55 mila ‘salvaguardati’. Ma non siamo al mercato del pesce, qui si tratta di esseri umani che non possono essere lasciati nell’incertezza a lungo, vittime tra l’altro di battaglie politiche tra Ministro e Presidente dell’Inps. Visto il precedente, quello che mi preoccupa oggi è l’approvazione della ‘riforma del lavoro’, preoccupazione che aumenta se lo stesso presidente di Confindustria, ente a cui dovrebbe maggiormente interessare la suddetta riforma, la bolla come una ‘boiata’!

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