Torino, uscirà dai 18 contratti di strumenti finanziari derivati? di Maddalena Paradisso

di Maddalena Paradisso. La maggioranza dei Comuni che avevano sottoscritto derivati, ne sono usciti. Il Comune di Torino, continua ad averli, nonostante i deludenti risultati.
Assemblea 21 di Torino, raccoglieva 542 firme per chiedere al Comune di renderli pubblici (digitando Assemblea 21, trovate la vicenda). Il Comune rispondeva picche. Un gruppo di Cittadini, a quel punto, decideva di presentare un Esposto alla PDR di Torino, si attende di conoscerne l’esito. Una curiosità, digitando Movimento 5 Stelle – Qualche numero sui derivati – appare un volantino del 2011 dell’attuale Sindaco, ne riporto un passaggio: “Un fardello che Palazzo Civico e noi cittadini ci trascineremo dietro per molto tempo, dato che i primi derivati scadranno nel 2016 mentre altri arrivano addirittura fino al 2037”. Domanda, domandina: allora perché l’attuale Giunta non esce dai derivati? Una umile domanda: cosa fanno le opposizioni in Comune in merito? Mi farebbe piacere sapere il parere in merito di qualche Leader nazionale.

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6 Responses

  1. Lega ha detto:

    …che io sappia a Torino governa l’Appendino mica Matteo Salvini! rivolgete a lei tutte le vostre rimostranze a duna città che è stata sempre amministrata dai comunisti!

  2. Virna-TO ha detto:

    SALVINI che si occupa di tutto e sempre, perchè non si interessa di questo problema, magari chiedendo luimi ai suoi consiglieri in Comune?

  3. Sandokan ha detto:

    TORINO entrava nei derivati grazie a quel grandissimo politico di nome Chiamparino, un vero politico da sempre in politica, non credo abbia mai fatto altro.
    La povera Cittadiananza in gran parte ignara del problema è in parte attenta ai risultati della Juve ed ai problemi del Salvini, ormai icone nazionale.
    Intanto le occupazioni degli alloggi alla grande, idem gli alloggi all’asta.
    Un comune in mano ai M5S povero Comune.

  4. Giacomo-TO ha detto:

    Ringrazio Mariella Avellino e Maddalena Paradisso.
    Mi chiedo anche io ma è possibile che sia rimasto solo TORINO ad avere in pancia queste autentiche mine FINANZIARIE pronte ad esplodere.
    Ma con oltre 760.000.000 di euro che si recuperano quante cose per il Sociale.
    L’Appendino intende in questo modo rinnovare Torino.
    Non ho nulla contro la Signora ma si rende conto che la sua carriera è finita come sta finendo il sogno del M5S. Hanno avuto una chance enorme l’hanno buttata via.
    Un consiglio chiudete con dignità ANDATEVENE.

  5. Mamba ha detto:

    Mi chiedo ma cosa aspetta la PDR di Torino ad aprire una bella indagine sulla questione?
    La mia è solo una domanda:è possibile che si proceda sempre ARCHIVIANDO se ci sono di mezzole banche?

  6. Mariella Avellino ha detto:

    Il problema dei derivati è molto grave per le finanze di TORINO.l Comune ha infatti sottoscritto negli anni 2000 contratti. Al momento della stipula il Comune ha puntato tutto su uno scenario di mercato

    Che sarebbe stato sicuramente superato, come è avvenuto. La giustificazione del comune che occorre contestualizzare il momento in cui il contratto è stato stipulato, conferma l’assurdità di queste operazioni e la rassicurazione dell’attuale assessore che le cose in futuro andranno meglio, poichè i tassi oggi sono a zero e sono destinati a crescere e a quel punto avremo meno perdite e qualche profitto, non può essere raccolta sia perché le perdite saranno ancora copiose per molti anni e perché le attuali condizioni di mercato potrebbero benissimo verificarsi anche in futuro ; inoltre perché non è ammissibile erodere le risorse pubbliche oggi, sperando di compensare le perdite con profitti futuri.

    Secondo un gruppo di Cittadini (avevano anche volantinato davanti al Comune) che avevano presentato un ESPOSTO alla PDR (ARCHIVIATO!!!) che ha avuto accesso agli atti che riguardano le operazioni sui derivati del nostro Comune, diversi contratti hanno delle asimmetrie ad esempio clausole di chiusura anticipata unilaterale che consentono alla banca ma non al comune di poter recedere qualora si verificasse un peggioramento del merito creditizio di quest’ultimo; altri contratti sono invece chiaramente stati stipulati a favore della banca proponente.

    Sempre secondo questo Gruppo di Cittadini – Assemblea21Intesa San Paolo, JP Morgan, Unicredit, Royal Bank of Scotland, per un debito residuo di oltre 586 milioni.

    Degno di nota che sia i precedenti politici che gli attuali pare che non abbiano cercato/trovato vie di uscita da questa drammatica situazione, forse anche perché eventuali accordi con le banche coinvolte sembrano improponibili.

    Ancora una volta non ci sono responsabili? E gli Esposti che nel tempo sono stati presentati alla PDR di Torino, archiviati!!! E l’attuale Giunta non vede le perdite che di mese in mese si accumulano, tanto le pagheranno i Cittadini. E l’Opposizione in Comune?

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