Strage a Parigi in nome di Allah. Allerta Viminale in Italia.

Attacco armato alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo a Parigi: dodici morti e cinque feriti. Secondo i primi elementi, tre uomini armati di kalashnikov col volto coperto dai passamontagna e vestiti di nero, poi fuggiti a bordo di un’auto, sono penetrati nella sede del giornale satirico francese, noto per il suo stile ironico e provocatorio, prima di aprire il fuoco. Gridavano “Allah u Akbar”, Allah è grande, gli uomini armati che hanno assaltato la sede di Charlie Hebdo a Parigi. Tra le vittime c’è anche il direttore del giornale, il celebre disegnatore satirico Stéphane Charbonnier. La sua ultima vignetta (nella foto qui accanto) mostra una premonizione davvero incredibile. Sotto al titolo, “Ancora nessun attentato in Francia”, c’è un terrorista islamico
con un fucile sulle spalle che risponde “Aspettate, abbiamo tempo fino alla fine di gennaio per fare gli auguri”. Allerta massima in Italia, dopo la notizia della strage compiuta a Parigi nella sede del quotidiano satirico Charlie Hebdo. La notizia sarebbe stata appresa da Matteo Renzi e Angelino Alfano mentre erano riuniti a Palazzo Chigi. Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, il presidente del Consiglio e il ministro dell’Interno avrebbero avuto in quell’occasione un primo confronto sul gravissimo attentato. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha convocato il Comitato di analisi strategica Antiterrorismo per oggi alle 16.30. Il Comitato, composto dagli esperti di antiterrorismo di forze dell’ordine e intelligence, esaminerà “con grande attenzione” la minaccia terroristica alla luce del gravissimo attacco avvenuto oggi a Parigi. L’allerta “è massima” ma non ci sono “segnali specifici” di azioni imminenti anche nel nostro paese. E’ quanto sottolineano fonti di intelligence dopo l’attentato contro la redazione di Charlie Hebdo a Parigi. La situazione in Italia, viene fatto notare, è più tranquilla rispetto a quella francese anche se il rischio che entrino in azione lupi solitari non può essere escluso: “rientra in quelle azioni imprevedibili” sottolineano gli 007 Secondo quanto si è appreso da fonti delle forze dell’ordine, sono stati potenziati i servizi di vigilanza agli obiettivi sensibili nella capitale e c’è una “particolare attenzione” verso le redazioni giornalistiche.

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