Sardine: libera nascita di un movimento. di Fabio Della Pergola

di Fabio Della Pergola. Dalla felice intuizione e dalla pacata, gioiosa determinazione di quattro giovani bolognesi è nato questo movimento improvviso e sorprendente che ha già riempito due piazze emiliane di gente comune.

Gente che non ha risposto al richiamo di un partito o di una qualsiasi altra struttura comunque articolata, ma solo alla richiesta di essere presente in un momento decisamente cupo della vita nazionale.

Un momento in cui sembra che la maggior parte degli italiani sia sensibile alle lugubri parole d’ordine di un tempo che si sperava non tornasse più e che invece si affaccia con sempre maggior protervia con astio reiterato verso chi afferma e vuole parlare di naturale uguaglianza di tutti gli esseri umani.

Queste piazze sono proprio la dimostrazione che invece si può essere tutti uguali in quanto esseri umani. Chi mai può dire quanti bianchi o neri o gialli c’erano sotto gli ombrelli di Modena?

E se è vero che tutti gli esseri umani nascono uguali, al di là del colore della pelle o degli occhi, e che poi, ma solo POI, diventano diversi, per cultura, tradizione, convinzioni politiche, fedi religiose e quant’altro, queste piazze piene di “sardine” ­– senza una bandiera o uno striscione o un qualsiasi richiamo a una specifica identità politica – sono la più chiara dimostrazione che qualcosa è nato; un movimento, di massa e democratico, antifascista e antirazzista, di cui si sentiva un enorme bisogno.

Un movimento unitario e pacifico come di più non si può, un movimento spontaneo e per questo sentito come proprio da una moltitudine che raramente ha dato segno di tale compattezza, che non ha certo bisogno di sventolare mille bandiere ogni cento persone presenti per sentirsi in tanti.

Verrà poi il momento dei necessari distinguo perché un comunista non è la stessa cosa di un radicale che non è la stessa cosa di un socialista che non è la stessa cosa di un liberale e così via, ma oggi il movimento è fatto di nuovi nati tutti uguali, senza distinzioni fra di loro. Uguali in quanto esseri umani che rifiutano l’idea leghista e fascista che esistano alcuni più uguali di altri.

Chiunque volesse portare oggi un segno identitario suo proprio si macchierebbe di una colpa grave: causare l’immediata frantumazione di questo insieme nei mille sottoinsiemi noti della distinzione partitica. Un infanticidio senza scusanti.

Ma se così non sarà potrà essere vissuta la bellezza di una nascita creativamente intelligente che si fonda su due soli elementi “programmatici”: difendere e realizzare la Costituzione della Repubblica nata dalla Resistenza, cioè antifascista, e rifiutare la Nuova Destra con le sue narrazioni.

Rifiutare la nuova destra, cioè quella dei porti chiusi, del ‘prima gli italiani’, della ignobile ipocrisia della famiglia tradizionale (inventata per di negare diritti agli altri), della necessità dei rigori della legge (quando non riguardano se stessi, ovviamente), delle reiterate offese a Ilaria Cucchi – colpevole di aver cercato caparbiamente una verità che le istituzioni le volevano a tutti i costi negare ­– e della porta in faccia a una dignitosissima signora ebrea, Liliana Segre, colpevole ai loro occhi di essere stata nominata senatrice a vita essendo ‘di parte’, ma che in realtà li offende per essere ancora viva nonostante tutto. La destra delle continue notizie false sparse a piene mani, la nuova destra delle mazzette sul Mose che poi si chiede, cascando dalle nuvole, perché mai il Mose non sia in funzione, la nuova destra che tratta sottobanco la compravendita di gas russo, per intascarsi milioni di rubli dopo che già ha rubato a piene mani milioni di euro di finanziamenti pubblici. La nuova destra guidata da uno che prima grida arrogantemente “arrestatemi pure” e poi si nasconde di corsa, da vero cuordileone, dietro l’immunità parlamentare.

E se indiscutibilmente questa nuova destra ha vinto le ultime elezioni europee con 13 milioni complessivi di voti, ebbene non dimentichiamoci che gli altri 47 milioni di italiani non l’hanno votata.

LORO sono la minoranza in questo paese. Ed è l’ora che qualcuno glielo ricordi.

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13 Responses

  1. evelina-bo ha detto:

    …non dirlo neanche per scherzo! Qualcuno potrebbe prenderti sul serio e votarli per davvero!!!!
    M5S DOCET.

  2. NoTav ha detto:

    Le sardine? Tanti pesci dentro l’acqua putrida di un paese che ci sta annegando dentro. L’Italia è finita. gli italiani pure…. quindi? Non ci resta che piangere!!!!

  3. Andrea ha detto:

    Il vecchio PCI ha lasciato una metodologia politica vincente, un’araba fenice che rinasce sempre:PDS,PD, Sardine evvai

  4. Marcello ha detto:

    A TORINO, qualche tempo fa fece molto rumore il Movimento delle Madamine.
    Sette signore portarono in piazza a Torino 15.000 persone per il SITAV.
    Queste gentili signore, in seguito chiesero di essere ricevute al Quirinale, non lo furono.
    Non si è più sentito parlare del loro Movimento.
    Ricorderete i FORCONI, a Torino fecero chiudere per giorni il Mercato di Porta Palazzo -sembrava che dovessero conquistare il Paese: spariti.
    Serve un risveglio dell’Opinione Pubblica, non di movimenti dietro i quali gratta gratta gratta, i partiti fanno capolino.
    Una rondine non è primavera.

  5. mimì-ge ha detto:

    Tria sun genera pritorum ? ? ?

  6. Anonimo ha detto:

    “è nato; un movimento, di massa e democratico, antifascista e antirazzista, di cui si sentiva un enorme bisogno.” Ma c’è già il PD ed i M5S non ne bastano due, ne serve un terzo? 🙁

  7. Anonimo ha detto:

    Mandiamo al governo le Sardine, sicuramente risolveranno i nostri problemi.
    Siamo ben messi, ci mancavano le sardine:che DIO ci aiuti.

  8. Rimini ha detto:

    La comunicazione leghista ha deciso di puntare sul confronto frontale con le sardine. Tanto che Matteo Salvini si dice pronto ad andare “in piazza con loro”, magari domenica prossima qundo si ritroveranno a Rimini.

  9. vale2.0 ha detto:

    Dalla scatoletta di tonno dei 5stelle, alle sardine della sinistra. Un tappeto rosso che porterà la destra dritta, dritta a Palazzo Chigi!

  10. Divani&Sofà ha detto:

    purtroppo i 5stelle hanno sputtanato il movimentismo per cui a questi qua delle sardine non ci crede più nessuno, in quanto noi cittadini pensiamo – e a pensar male non è vero che si fa peccato – che pure questi abbiano come unico obiettivo LA POLTRONA!!!!!

  11. pesceAzzurro ha detto:

    Prima le “stelle” adesso le “sarde”: cosa non si farebbe per accaparrarsi uno scranno in prlamento !!!???

  12. peppino ha detto:

    6mila sardine, ecco la prova: la piazza “manovrata” dal Pd. Altro che movimento apartitico. I due studenti di Modena sono legati alla sinistra.

  13. Lega ha detto:

    “Se c’è gente che ama giocare – ha detto il leader della Lega Matteo Salvini – ognuno è libero di giocare come vuole. L’unica preoccupazione che ho è che qualcuno sorrida e si travesta da sardina e poi in realtà è un pescecane, perché uno che invita alla giustizia sommaria non è a posto, quindi mi auguro che la condanna sia unanime”.

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