Salvini: il 4 dicembre io voto NO, per licenziare Renzi!

di Alfredo Lissoni. Adesso è nota la data per mandare a casa Renzi: il 4 dicembre. Il Premier ha ufficializzato il giorno in cui si andrà a votare per il referendum costituzionale (magari sperando che a Milano molti elettori disertino le urne preferendo il ponte di S.Ambrogio). “Cara Italia vuoi cambiare? Basta un sì”. Così  Renzi scende in campo per la campagna elettorale. Si carica il peso in prima persona per non far fallire il referendum: da giovedì inizierà da Firenze il suo ‘tour’ per l’Italia. Invitando PD e maggioranza ad impegnarsi, perché il timore, riferiscono fonti renziane, è che proprio il suo partito “non riesca a parlare al Paese”. In altre parole, che gli elettori, finalmente liberi di scegliere, non si facciano menare per il naso dalle false promesse renziane.
 Per l’occasione Renzi sfodererà il ben noto campionario di balle e panzane (“tagli alla casta”, “riduzione dei costi della politica”, “maggiore trasparenza”) per una riforma che non solo non ridurrà, non risparmierà e non semplificherà, ma semplicemente accentrerà tutto il potere nelle mani di uno solo. Spazzando via il diritto di parola dei cittadini e la possibilità di contrastarlo da parte delle altre forze partitiche. Ed alla quale i cittadini dovranno rispondere, sulla scheda elettorale, con un secco NO, che rottami definitivamente il non eletto Premier. La data del 4 dicembre è stata concordata con il Capo dello Stato ma l’opposizione è già sulle barricate. Insorge Sinistra italiana (“Renzi vuole vincere con il trucco”, dicono De Petris e Scotto), è tranchant Giorgia Meloni (“Ora conosciamo la data di scadenza di questo governo”), polemizzano il Movimento 5 Stelle, la Lega e Forza Italia. “Mi auguro che i cittadini si informino: questo è un obbrobrio di riforma costituzionale che non va assolutamente votato. La Costituzione si complica in maniera enorme e per capirla se passa la riforma ci vorrebbe un professore di diritto; cambia in peggio il Paese”, ha detto Giulia Grillo, deputata e portavoce parlamentare del Movimento % Stelle alla Camera. Nel centrodestra si rafforza sempre più l’intenzione di provare ad unire le forze, di cercare un asse con pentastellati e con chi nel fronte della sinistra, vedi D’Alema, considera l’occasione dell’appuntamento referendaria importante per mandare un segnale decisivo “ad un premier arrogante”. Ma il giudizio più secco arriva dal leader della Lega Matteo Salvini. Che, preannunciando una grande manifestazione anti-Premier, sulla sua pagina Facebook scrive: “Il 4 dicembre #iovotono per licenziare Renzi! E sabato 12 novembre a FIRENZE gli diamo il preavviso!”.

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