Russia e Cina strizzano l’occhio ai talebani.

A differenza della maggioranza dei Paesi occidentali, Stati Uniti in testa, che chiudono baracca e burattini e lasciano l’Afghanistan in mano ai talebani dopo averli combattuti per circa vent’anni e cacciati da Kabul, sia la Russia che la Cina mantengono, invece, aperte e attive le proprie ambasciate a Kabul.

Cambia, quindi la geopolitica mondiale, con l’Occidente che si tira fuori dall’Afghanistan e la Russia e la Cina che, invece, entrano a pieno titolo nella partita. E a sostegno del fatto che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, arriva lo spiffero di un diplomatico afgano: “I talebani non sono funghi che crescono all’improvviso”, per una operazione di questo tipo non sono sufficienti i trentamila studenti islamici stimati fino a poche settimane fa, ma ci vuole alle spalle una grande regia e in ogni caso ci vuole una logistica ampia e ben collaudata.

L’ambasciatore russo in Afghanistan, Dmitry Zhirnov, ha annunciato un incontro domani con i talebani che hanno promesso alla Russia che costruiranno un Afghanistan “civilizzato”, “libero dal terrorismo e dal traffico di droga”. Condizioni di partenza per la Russia per prendere “una decisione sul riconoscimento del regime del movimento talebano a seconda di quanto responsabilmente governerà il Paese” , ha detto rappresentante speciale del presidente russo per l’Afghanistan Zamir Kabulov.

Anche la Cina si dimostra interessata al nuovo scenario afghano. L’ambasciata cinese a Kabul è “al lavoro come al solito”, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, auspicando che i talebani diano seguito alle loro promesse di un governo islamico “aperto e inclusivo”.

 La Cina inoltre è disposta a sviluppare “relazioni amichevoli” con i talebani e svolgerà un ruolo attivo per la pace e la ricostruzione post-bellica del Paese: “La Cina rispetta il diritto del popolo afghano di determinare in modo indipendente il proprio destino e futuro, ed è disposta a continuare a sviluppare relazioni amichevoli e di cooperazione”, ha replicato la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, a una delle domande fatte in conferenza stampa sulla situazione in Afghanistan.

Pechino, inoltre, “è disposta a svolgere un ruolo costruttivo nella pace e nella ricostruzione dell’Afghanistan”, ha aggiunto Hua.

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1 Response

  1. August ha detto:

    Di Maio, il nostro Ministro degli Estre… sob!, è al mare mentre in Afghanistan si consuma una tragedia umana.
    Il tramonto dell’Occidente lo vedi nelle immagini di Kabul, di Di Maio spaparanzato sulle spiagge pugliesi, nella non cultura che sprizza nell’editoriale di Travaglio. Di questi mondi non se ne può più!

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