Roma: grandi festeggiamenti per pochi metri di… Metrò!

Era ora! Finalmente è stata inaugurata la prima trance di Metro C della Capitale. Una goccia in mezzo al mare burrascoso del trasporto pubblico di Roma, una città da sempre ostaggio del traffico, ma oggi più di ieri letteralmente soffocate dalle auto. Tempi di percorrenza assurdi per fare poche centinaia di metri e smog alle stelle che annerisce palazzi e polmoni. E mentre le altre capitali europee sono servite, da decenni, da una rete metropolitana capillare, qui a Roma si brinda e si festeggia per pochi metri di linea ferrata, seppure nel sottosuolo più ricco di reperti archeologici del mondo, additato dai più come l’unico colpevole dell’inverosimile rallentamento di qualsiasi scavo della Capitale: dalle fibre ottiche, alle conduttyre di luce, acqua e gas per finire ai secolari lavori del metrò! Ma è palese che le responsabilità di certe lungaggini non sono certo riconducibili solo ed esclusivamente ad anfore, colonne e antichi resti.
Comunque dopo vent’anni Roma ha la sua terza linea metropolitana, ultramoderna e “senza conducente”. Anche se i maligni sostengono che il primo ad essere rimasto senza conducente è proprio il Campidoglio da quando Marino è stato eletto Sindaco. Comunque, dopo il rinvio di un mese dell’inaugurazione e le polemiche per gli atrii di alcune stazioni allagate dai recenti temporali, finalmente la metro C – costata 6 miliardi di euro – tanto attesa dai romani (era in programma da 20 anni) ha debuttato, ma con un “flop” e in mezzo alle solite polemiche: il primo convoglio, partito alle 5.30 da Centocelle, si è infatti fermato per un guasto tecnico a quattro fermate del capolinea Pantano/Montecompatri (zona dei Castelli romani), con una sosta non prevista di 11 minuti alla stazione Due Leoni-Fontana Candida. Secondo alcuni, i passeggeri sarebbero stati fatti scendere dai vagoni e fatti risalire sul treno successivo (frequenza di 12 minuti), mentre secondo Atac non ci sarebbe stata ”alcuna interruzione nella corsa del primo treno partito, che si è fermato solo alcuni minuti per consentire la soluzione di un problema tecnico proprio per evitare limitazioni e completare la corsa. I passeggeri hanno raggiunto il capolinea senza bisogno di cambiare treno”. Al di là del “giallo capitolino”, resta la figuraccia del sindaco. Nei giorni dell’alluvione era a Milano (per un vertice con il premier Renzi), quindi è tornato a Roma sia per controbattere alle accuse di 8 multe non pagate in centro storico, sia per inaugurare in pompa magna un’opera pubblica su cui ha messo il cappello senza avere effettivi meriti personali. Il flop, però, era dietro l’angolo. Comunque sia, polemiche a parte, oggi i primi treni sono in funzione da Centocelle a Pantano e la speranza dei romani è quella che l’ultimo tratto della linea C fino a San Giovanni sia ultimato senza dover aspettare altri vent’anni. “Oggi è stato ‘un eventone’! La metro C è una cosa che ha riguardato la nostra infanzia, i lavori sono iniziati quando eravamo piccoli. Oggi è solo il primo tratto, speriamo che quando la metro C aprirà fino a San Giovanni quella inaugurazione non riguardi la nostra… vecchiaia!”. Così hanno commentato due 18enni all’inaugurazione di domenica.

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