‘Roma dice basta’ e ‘No Tap’, sit-in contro i 5Stelle.

di Redazione. Dalla vittoria elettorale ai ‘sit-in contro’, alla bandiera in fiamme. Dalle stelle alle stalle.

È vero, nessuno ha la bacchetta magica. Ma chi si candida alla guida di una città, di una regione e dell’intero Paese per dare soluzioni concrete ai problemi della gente e poi non risolve un bel nulla e disattende le promesse fatte in campagna elettorale, non si deve meravigliare se quegli stessi elettori gli si rivoltano contro.
È accaduto a Roma con un grande sit-in contro la giunta Raggi, dove migliaia di romani si sono radunati in piazza del Campidoglio per la manifestazione apartitica “Roma dice basta”, nata sui social network, per protestare giustamente contro uno stato di cose diventato intollerabile: la sporcizia, le buche, il verde abbandonato, i servizi pubblici che non funzionano. Una manifestazione pacifica con tanti cartelli ironici: da “Raggi, una buca vi inghiottirà” a “Roma (pulita) o morte”.
È accaduto anche in Puglia con un altro sit-in dei comitati ‘No Tap’ ai piedi della torre a San Foca, la marina di Melendugno dove approderà il gasdotto Tap e dove il M5s era andato oltre il 63% nelle ultime elezioni politiche, promettendo l’esatto contrario. “Quest’opera la blocchiamo in 2 settimane”, promise allora Alessandro Di Battista! Il vento di scirocco soffia forte, ma non ferma la protesta dei comitati ‘No Tap’ che strappano tessere elettorali e bruciano la bandiera con le 5 stelle e un manifesto con i volti dei parlamentari. La manifestazione è stata organizzata in fretta e furia dopo che il premier Giuseppe Conte ha dato il via libera all’opera con l’avallo del vicepremier Luigi Di Maio che giustifica la sua scelta parlando di una penale da 20 miliardi di euro nel caso in cui non dovesse essere realizzata. La parola più pronunciata durante la manifestazione è stata ‘tradimento’.
Qui, come a Roma, il popolo grillino è deluso, “per aver dato fiducia e speranza a questo nuovo governo – spiega una grillina – Invece ci hanno traditi e venduto. Io non voterò più, sono stata tradita dal vecchio e dal nuovo nello stesso modo. Non mi rappresenta più nessuno”.

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