Ribellarsi alla globalizzazione è legittima difesa.

di Maria Pia Caporuscio. Noi parliamo della degenerazione della nostra classe dirigente perché ci tocca da vicino e ci sfugge che la degenerazione è diventata globale. Si è globalizzato il peggio di ogni nazione e questo sta appestando l’intero pianeta. Le piazze infuocate che ogni giorno seguiamo nei tg ne sono la conferma. Un capitalismo criminale e una democrazia corrotta rappresentano la distruzione dei diritti e la realizzazione dell’infelicità di massa, della popolazione in tutto il mondo.
In quelle piazze non ci sono bandiere ma striscioni, dove si legge cosa manca alla società affinché sia rispettato chi ne fa parte. Ogni ideologia è morta, la politica è disprezzata in ogni parte, perché responsabile della disperazione, in cui questi capitalisti gettano le popolazioni. Un capitalismo degenerato al punto che non è più possibile tollerare. La ferocia di questo sistema ha generato quello che, con imperdonabile superficialità, viene definito terzo e quarto mondo. Il saccheggio di quelle nazioni di ogni ricchezza e la morte per fame dei loro abitanti, è un crimine che grida vendetta. L’insaziabile avidità del capitalismo non si ferma dinanzi a nulla, arriva a provocare guerre, uccidere milioni di persone, innescare catastrofi conseguenti alla devastazione della natura. Mai questi veri e propri terroristi saranno appagati nella loro insaziabile sete di potere, la loro voracità è infinita e sempre alla ricerca di nuove forme di sciacallaggio. Ora il loro obiettivo è il vecchio continente e già i loro artigli stanno strangolando la nostra vecchia Europa, per fare man bassa delle sue ricchezze. Gli effetti sono sotto i nostri occhi: tolta ogni sovranità alle nazioni europee, che private della possibilità di creare denaro, sono costrette a prendere in prestito il denaro che questi “potenti” stampano, facendo lievitare i debiti, che trasformati da pubblici in privati, mai riusciranno a pagare. Lo scopo delle banche mondiali e delle multinazionali è quello di riportare l’intera popolazione mondiale agli stessi livelli in cui era nel Medio Evo, nasce proprio da qui quella che chiamano “globalizzazione dei mercati” e che sarebbe più giusto chiamare “globalizzazione della fame” perché si affamano tutti in quanto la loro ricchezza si basa proprio sulla scarsità e quindi è loro preciso interesse sottrarre risorse alle comunità, per ricavarne maggiori profitti. Quella che pomposamente definiscono “economia” altro non è che un controllo delle risorse soprattutto alimentari, che permettono loro di decidere la vita e la morte di intere generazioni. Vogliono arrogarsi il diritto di sottomettere l’intera popolazione mondiale, per costringerla a produrre esclusivamente per essi, con una vera e propria forma di schiavitù globale. Ora che il loro crimine è palese, non si può che ribellarsi riempiendo le piazze. Non si può sopportare che nel ventunesimo secolo si parli ancora di schiavitù. Non si può sopportare né permettere, che un pugno di criminali si appropri dell’intera ricchezza prodotta. Gli uomini non sono scimmie, non sono merce e a nessuno deve essere permesso di trattarli come tali. Necessita ribellarsi e disintegrare dalle fondamenta questo criminale “sistema” che dei pazzi scatenati stanno mettendo in atto. Una rivoluzione in questo caso diventa legittima difesa! Ribellarsi contro questo “capitalismo” inventato dai ricchi per restare ricchi, con il sangue di tutti gli altri esseri umani, è un inferno dal quale gli uomini devono uscire. Dobbiamo scardinare dai nostri cervelli quello che fin dalla nascita ci inculcano questi dannati e cioè che ricchezza e povertà sia qualcosa di imprescindibile, se non addirittura un fatto naturale. Se esistono i ricchi è perché gli altri sono stati privati di quel che gli spettava. Non esiste un Dio maggiore e uno minore, ma è solo l’avidità, l’immoralità e la criminale volontà di gente disumana, ad arricchirsi sulla pelle degli altri. E’ la natura ad insegnarcelo: tutti si nasce nudi e tutti nudi ce ne andremo. E’ questo che dobbiamo ficcarci dentro la testa e combattere una volta per tutte contro questi dannati, che si pongono contro la natura, contro la vita, contro Dio stesso!

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *