di Redazione. I romani vogliono che i mezzi di trasporto della capitale rimangano “pubblici”, ma che funzionino bene!
Il referendum per la messa a gara di Atac non raggiunge il quorum del 33,3%, necessario secondo il Campidoglio per la sua validità. Alla consultazione promossa dai Radicali, che comunque ha visto vincere largamente i Sì alla privatizzazione del trasporto pubblico romano (74-75%), hanno partecipato ‘appena’ il 16,3% degli aventi diritto. “#AtacRestaDeiCittadini. I Romani vogliono resti pubblica. Ora impegno e sprint finale per rilanciarla con acquisto 600 nuovi bus, corsie preferenziali, più controlli, riammodernamento metro. Attenzione e rispetto per tutti i votanti.”, esulta la sindaca Virginia Raggi parlando della municipalizzata che oggi gestisce i trasporti in house. Ma la questione è destinata a non finire qui. Infatti, c’è la questione quorum. I Radicali, promotori del referendum, annunciano un ricorso al Tar: “Il Campidoglio ha tolto il quorum per i referendum lo stesso giorno in cui ha indetto questo. A nostro avviso il quorum non c’è, quindi impugneremo la questione davanti al Tar”. Dal ‘Comitato Sì’ denunciano, inoltre, problemi ai seggi nella giornata di domenica.
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