Raggi e Zingaretti, dopo i rifiuti, si rimpallano i… cinghiali!

La nobile arte della politica italiana sta tutta nello scarica barile. Rimpallarsi la palla da una sponda all’altra pur di non decidere. Lorsignori, infatti, pur di non assumersi la responsabilità del cambiamento fanno finta di cambiare tutto per non cambiare niente e lasciano le cose così come stanno, all’insegna dell’immobilismo più esacerbato, in attesa che il tempo sani ogni piaga.

Ora si da il caso che il M5s e il PD siano alleati a livello nazionale, ma separati a livello locale con la Raggi, sindaco di Roma, e Zingaretti, presidente della regione Lazio, che si rimpallano, dopo i bidoni della spazzatura e gli impianti di smaltimento dell’immondizia, anche la responsabilità su chi dovrebbe risolvere il problema, consequenziale ai rifiuti, dei “cinghiali” che sono scesi fino nella Capitale non resistendo al richiamo dei miasmi che provengono dai cassonetti traboccanti di immondizie.

Tant’è che la sindaca, Virginia Raggi, in odore di elezioni, ha presentato un esposto in Procura contro la Regione Lazio in relazione alla gestione dei cinghiali nelle aree urbane “ricadenti nel territorio di Roma Capitale”.
In base a quanto si apprende, nell’esposto finito all’attenzione dei magistrati capitolini si afferma che la “presenza massiccia e incontrollata dei cinghiali” in città sarebbe “conseguenza della mancata previsione e/o attuazione da parte della Regione Lazio di efficaci piani di gestione”.

Il riferimento è all’articolo 19 della legge 157 del ’92 che prevede che siano “le Regioni a dover provvedere al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia”.

Nell’esposto il Campidoglio afferma, inoltre, che la Regione Lazio “risulterebbe inoltre inadempiente al Protocollo d’Intesa sottoscritto con la Città Metropolitana di Roma Capitale e Roma Capitale” che prevede che sia appunto l’ente regionale “a dover predisporre piani di gestione nelle aree ricadenti nel territorio di Roma Capitale e a dover individuare strutture regionali in grado di ricevere gli animali vivi, catturati nell’ambito delle attività di controllo numerico”. 

Intanto che lorsignori decidono su rifiuti e cinghiali, a contendersi le immondizie della Capitale ci sono gabbiani, piccioni, cornacchie, topi e pure cinghiali. Insomma, tutta la fauna cittadina ruota intorno ai rifiuti, tranne chi è pagato dai contribuenti romani per il loro corretto smaltimento!

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