‘Quota 100’ se ne va. Ritorna la ‘Legge Fornero’? In medio stat virtus.
di Redazione. Parlare poco, agire molto! Sembra essere questa la strategia scelta da Draghi che, da capo del Governo, preferisce restare nell’ombra e lavorare sodo. Vedasi le nomine di Gabrielli, Figliuolo e Curcio.
Tanti i dossier in cima all’agenda di Palazzo Chigi, ma uno su tutti: la riforma delle pensioni. Anche in questo caso, pubblicamente, tutto tace, ma il Presidente del Consiglio lavora sottotraccia anche perchè c’è una data che non può essere aggirata e anzi si avvicina a grandi passi: il 31 dicembre, infatti, terminerà la sperimentazione triennale di “Quota 100”.
La missione, tutt’altro che facile, è neutralizzare il temuto “scalone” cha catapulterebbe i pensionandi dai 62 anni di età ai 67 richiesti dalla Legge Fornero! Le possibilità che Quota 100 (in pensione con almeno 62 anni di età e 38 di contributi versati), fortemente voluta da Matteo Salvini e sottoscritta dai 5stelle nel Conte 1, venga rinnovata sono praticamente prossime allo zero.
Se non altro perchè Draghi non potrà prescindere dalle sollecitazioni in arrivo dall’Europa che ci chiede, tra le tante riforme, di allungare l’età pensionabile se vogliamo prendere quei famigerati 209milairdi di euro!
Pertanto si rende necessaria una riforma strutturale del nostro sistema previdenziale.
La speranza è quella che, pur rimanendo nel solco contributivo, il governo Draghi opti per una via di mezzo, magari alzando l’asticella della pensione fino ai 65 anni, ma non oltre, visto e considerato che la pandemia ha tragicamente ‘cancellato’ dal registro paga dell’Inps miglia di pensionati e ha ridotto la speranza di vita degli italiani di circa un anno e mezzo!
Graziano Delrio, ha aperto alla possibilità dell’introduzione di quota 92 al posto di Quota 100: “Per un Italia più giusta. Allo scadere di Quota 100, introduciamo Quota 92 (30 anni di contributi e 62 d età) che aiuti donne e lavoratori impegnati in lavori usuranti. Diamo maggiori garanzie ai giovani. Anche così si esce dalla crisi”.
Le parole del dem Delrio sulla Riforma delle pensioni: “Per un Italia più giusta. Allo scadere di Quota 100, introduciamo Quota 92 (30 anni di contributi e 62 d età) che aiuti donne e lavoratori impegnati in lavori usuranti. Diamo maggiori garanzie ai giovani. Anche così si esce dalla crisi”.
Ci vogliono mandare in pensione da morti, così i nostri risparmi se li mangiano loro!
Se lo Stato on è più in grado di pagare le pensioni che non faccia più ritenute in busta paga perchè alla nostra pensione ci pensiamo noi, da soli!
…certo che il Covid gli ha dato una belle mano, ma nessuno ne parla, come mai!?
La Riforma delle pensioni già c’è stata col CONTRIBUITVO, il fatto è che non vorrebbero darci più neppure quei quattro soldi! Questi ci vorrebbero tutti morti!
Stipendi da fame. Pensioni da terzo mondo…. e loro continuano ad ingrassare!
Se io guadagnassi quanto lorsignori che stanno al potere non andrei mai in pensione, ma resterei incollato alla poltrona vita natural durante!!!!!
Potevo capire quando c’era il retributivo, ma oggi col contributivo ogni lavoratore dovrebbe poter decidere di andare in pensione quando vuole. riscuotendo un assegno previdenziale commisurato ai versamenti effettuati, punto e basta!