Quanto ci costerà il salva-banke?

E’ stato trovato in sede Ue il “salva-banke”, l’accordo per la gestione delle sofferenze degli istituti di credito italiani. Lo ha dichiarato il ministro del Tesoro al termine dell’incontro con la Commissione Ue che ha “accolto con favore l’intesa raggiunta con il ministro Padoan sui termini per mettere in piedi uno schema di garanzia per sostenere le banche italiane nell’affrontare i crediti deteriorati”. Così la commissaria alla concorrenza Vestager.
“Le garanzie sono prezzate a condizioni di mercato in modo che non costituiscano aiuto di Stato”, ha aggiunto. “Con altre riforme messe in campo dall’Italia dovrebbe migliorare l’abilità delle banche di concedere prestiti all’economia reale”. Insomma, “altre riforme”, che tradotto significa altre tasse! L’Italia, che sta ancora pagando lacrime e sangue alcune correzioni di bilancio in cambio della famigerata riforma delle pensioni e di quella ancora più disgraziata del lavoro, adesso deve pagare pure il conto del “salva-banke” di famiglia per alleviarle da quelle sofferenze” che si preannunciano tutte a carico dei “soliti fessi”. Così il nodo scorsoio al collo dei cittadini italiani si fa sempre più stretto!

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