Quando l’aereo è in ritardo meglio fare sesso!

“Si avvisano i signori passeggeri che il volo AZ 870 da Roma Ciampino per Bologna Borgo Panigale diretto a Palermo Punta Raisi avrà un ritardo di 130 minuti causa maltempo nella zona di atterraggio di Bologna”. E desso che fare per ingannare il tempo? Leggere un libro? Mangiare qualcosa? O schiacciare un pisolino? Un ottimo rimedio contro la “noia da ritardo” potrebbe essere quello di fare sesso in aeroporto. A svelare questa particolarità è stato un interessante sondaggio, condotto dalla compagnia britannica Jetcost.co.uk. Lo studio ha coinvolto 2520 passeggeri, chiedendo loro cosa scelgono di fare in aeroporto per combattere la noia. I risultati sono stati incredibili: la maggioranza di loro, invece di andare a passeggio per l’aeroporto, preferisce avere rapporti sessuali, in ogni angolo.
 Non tutti, dunque, trascorrono il tempo passeggiando su e giù, con il bagaglio in mano o consumando quantità industriali di caffè. Ma l’aeroporto è un luogo super affollato dove è difficile non attirare l’attenzione se ci si lancia ad efusioni amorose. E allora dove andare a ficcarsi? Il 76,1% preferisce il bagno dell’aeroporto (largo, spazioso e permette di ‘ospitare’ anche il bagaglio’). Ma non a tutti gli dice bene: il 20% ha dichiarato, infatti, di aver provato a fare sesso in aeroporto, ma di essere stato ‘beccato’ dallo staff aeroportuale! Il restante 4% ha dichiarato di aver consumato rapporti sessuali all’interno dei bagni dell’aereo: in mancanza di meglio, un ottimo modo per sfogare i ‘bollenti spiriti’. 
Il sondaggio, infine,  ha stilato anche una classifica dei viaggiatori più passionali. Al primo posto, si riconfermano “grandi amatori” (a letto come in aeroporto) proprio gli italiani. Seguono gli spagnoli (il 14%) e i tedeschi (8%) mentre i francesi sarebbero i più “tiepidi”: solo il 3% ha dichiarato di aver fatto sesso in aeroporto. 
Insomma, sarà per il fascino del luogo di passaggio, sarà per l’entusiasmo delle vacanze o più semplicemente per ingannare l’attesa, fatto sta che molti non riescono a far a meno di ricorrere a questo peccaminoso “passatempo”. 

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