Putin: “Attueremo tutti i nostri piani”.
Il 18 marzo è l’anniversario dell’annessione della Crimea. In questa giornata, infatti, la Russia festeggia il giorno della “riunificazione della Crimea e di Sebastopoli” a otto anni dall’annessione russa della strategica penisola ucraina.
E così oggi, per la ricorrenza del 18 marzo, uno stadio gremito di folla ha accolto con un’ovazione il presidente russo Vladimir Putin sventolando migliaia di bandiere russe e intonando cori di sostegno alla madre patria. Il mondo parallelo andato oggi in diretta sulle tv di tutto il mondo ha mostrato un Putin trionfante davanti a un pubblico in festa, con molte persone con la lettera ‘Z’, divenuta simbolo dell’invasione disegnata sulle giacche.
Giaccone blu, golf a collo alto crema, il presidente russo è stato a lungo acclamato al termine del suo breve discorso. Dietro di lui un coro ha iniziato a cantare tra gli applausi e i fuochi di artificio.
L’immagine che Mosca ha voluto rimandare è stata quella di un Paese felice e orgoglioso dell’operazione in corso.
Vladimir Putin ha così celebrato l’ottavo anniversario dell’annessione della Crimea, in un affollatissimo stadio a Mosca: “Abbiamo risollevato la Crimea dal degrado e dall’abbandono, dalle condizioni pessime in cui versavano. Abbiamo fatto risorgere questi territori sappiamo esattamente cosa fare adesso, come, a spese di chi e attueremo tutti i nostri piani”.
Così il presidente russo davanti alla folla. “Sono gli abitanti della Crimea che hanno fatto la scelta giusta, hanno messo un ostacolo al nazionalismo e al nazismo, che continua ad esserci nel Donbass, con operazioni punitive di quella popolazione. Sono stati vittime di attacchi aerei ed è questo che noi chiamiamo genocidio. Evitarlo è l’obiettivo della nostra operazione militare” in Ucraina ha detto Vladimir Putin.
Il presidente russo ha citato anche la Bibbia: “Non c’è amore più grande di dare la propria vita per i propri amici”.
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