Pensioni: Quota 103, si salvi chi può!

Passata la manna di Quota100, oggi come oggi chi può prendere il treno di Quota103 ci sale sù e scappa via in pensione senza pensarci due volte! Quindi, almeno per il momento, nessuno dei lavoratori italiani è stato ancora vittima della riforma fornero! Ma chi resta inchiodato sul posto di lavoro, perchè non ha maturato i requisiti anti-fornero, teme seriamente di restarci fino a 70 anni qualora il governo Meloni non mantenesse la promessa di togliere dalla circolazione, una volta per tutte, la riforma fornero!

Nei primi tre mesi del 2023 sono state liquidate 174.610 pensioni con decorrenza nel trimestre con un calo del 26,22% rispetto allo stesso periodo del 2022.

E’ quanto emerge dalle tabelle del Monitoraggio sui flussi di pensionamento dell’Inps secondo il quale si è registrato un calo più consistente per le pensioni anticipate rispetto all’età di vecchiaia con 51.583 assegni a fronte dei 83.153 del primo trimestre 2022 (-38%).

Il dato di quest’anno potrà crescere nel caso di nuovi assegni liquidati con decorrenza primo trimestre.

Quest’anno è stata introdotta Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi) in sostituzione di Quota 102.
Quota 103 è un nuovo canale di accesso alla pensione previsto per tutti i lavoratori (dipendenti, pubblici e privati, autonomi, parasubordinati), in possesso di:
• 62 anni e 41 anni di contributi al 31 dicembre 2022;
• 62 anni e 41 anni di contributi maturati tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023.

Per i dipendenti e i lavoratori autonomi del settore privato l’attesa è di 3 mesi dalla maturazione dei requisiti; per gli impiegati delle pubbliche amministrazioni l’attesa è di 6 mesi dal perfezionamento dei requisiti indicati.

Se i requisiti sono raggiunti entro il 31 dicembre 2022 la finestra mobile scatta il 1° aprile 2023 per il settore privato; il 1° agosto 2023 per il settore pubblico. Nel settore scolastico, invece, la finestra coincide sempre con l’inizio dell’anno scolastico (1° settembre 2023): sia che i requisiti siano raggiunti entro il 31 dicembre 2022 sia che vengano conquistati entro il 31 dicembre 2023 (la domanda di cessazione si doveva presentare entro il 28 febbraio 2023).

Stabiliamo subito che non ci sono penalizzazioni per chi aderisce a ‘Quota 103’ avendo maturato un assegno fino a 2.840 euro lordi mensili. Sopra il limite l’assegno è tagliato fino al confine indicato. Fino a 67 anni, quando viene ripristinato.

Il meccanismo, dunque, opera come di seguito indicato:
– se la pensione è inferiore a 5 volte il trattamento minimo sia nell’anno di decorrenza sia negli anni successivi durante i quali, come noto, la rendita viene adeguata all’inflazione il tetto non scatta mai (ed il pensionato non subisce alcuna riduzione);
– se la pensione è inferiore a 5 volte il trattamento minimo nell’anno di decorrenza ma negli anni successivi, per effetto della rivalutazione della prestazione, la prestazione va oltre il limite, la pensione stessa viene erogata solo fino al limite;
– se la pensione è superiore a 5 volte il trattamento minimo dall’anno di decorrenza il tetto massimo erogabile verrà applicato sin dalla decorrenza.

Al compimento dei 67 anni l’Inps corrisponderà la pensione lorda mensile piena, maturata all’esito delle rivalutazioni applicate nel tempo, come se il tetto non ci fosse mai stato.

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18 Responses

  1. Elena S. ha detto:

    Caro Enzo destra, sinistra e centro pari sono: se sono passati 10 anni e se nessuno ha mai cambiato la fornero é perché non si vuole cambiarla, altro che quisquilie e pinzillacchere!!!

  2. Enzo ha detto:

    Povera Fornero, ma quanti Governi sono passati dopo di lei? Ricordo volentieri quello dei fenomeni Di Maio/Salvini: fatto? ZERO. Ma ci sono passati anche Letta, Renzi, 2 Conte, Draghi, sempre con più o meno tutti dentro.

    Ma non Vi sembra di esagerare, sono passati 10 anni se nessuno la cambia é perché non si vuole, altro che quisquilie e pinzillacchere,

  3. Lo Zio ha detto:

    Purtroppo il sindacato italiano è connivente con la politica e con i poteri forti e noi da soli non ce la facciamo a mettere su uno straccio di manifestazione contro la fornero e gli stipendi da fame

  4. Francesco BO ha detto:

    Hanno fatto passare il concetto che l’unico sistema pensionistico sostenibile è il contributivo: tanti contributi verso durante gli anni di lavoro, tanto assegno di pensione percepirò. In realtà solo tre paesi dell’Unione europea su 28 adottano un sistema contributivo puro: l’Italia, la Svezia e la Lettonia.

    La maggior parte dei paesi invece adotta ancora sistemi misti nei quali rimane, almeno in parte, il sistema retributivo: l’assegno di pensione è calcolato in base allo stipendio guadagnato, rendendo possibili pensioni più alte rispetto alle contributive.

  5. Bea'77 ha detto:

    Gli Stati Uniti e la Svezia in cui si va in pensione a 62 anni; poi Giappone, Belgio e Canada 65; Germania 65 e 10 mesi; Regno Unito 66 anni, la Spagna e i Paesi Bassi a 66 anni e 4 mesi. In testa alla particolare classifica dell’età pensionabile, con 8 mesi in più, c’è l’Italia.

  6. Sara FI ha detto:

    L’Italia ha il primato mondiale assieme a Islanda e Norvegia: 67 anni ad oggi e, grazie all’adeguamento automatico all’aspettativa di vita unico al mondo (l’aumento viene traslato totalmente sull’età di ritiro, come se tutta la vita fosse di lavoro), la prospettiva di arrivare a 70 anni entro il 2040.

  7. Parigi/Roma ha detto:

    Perché in Francia una riforma delle pensioni oggettivamente molto meno dura della Fornero ha prodotto una reazione sindacale e sociale così forte? Lo spirito rivoluzionario dei francesi non basta a spiegarlo. E l’impietoso confronto fra gli scioperi in Francia e la blanda mobilitazione unitaria prevista a maggio tratteggiano un’Italia in cui l’austerità ha trionfato e non viene ancora rimessa in discussione.

  8. Mary ha detto:

    Sistema Retributivo e 64 anni di età in Francia, Contributivo e 67 anni qui: l’Italia ha – e avrà sempre di più – il record di età pensionabile. Ma nessuno protesta

  9. SPQR ha detto:

    Il Governo ogni tanto dovrebbe fare dei tagli sulle pensioni e sugli stipendi d’ORO (15000/30000 euro al mese) e non accanirsi sulle pensioni medie (900/1500 al mese)

  10. Leo Rm ha detto:

    Siamo un Popolo rassegnato. Polli d’allevamento

  11. zeus2.0 ha detto:

    Meloni e Salvini che fine ha fatto la cancellazione della Fornero?

  12. Giacomo-To ha detto:

    Se facciamo entrare 20 Milioni di Migranti possono bastare a pagare le nostre pensioni?

  13. Silvia TO ha detto:

    Se io guadagnassi quanto la signora fornero e avessi i suoi stessi privilegi in pensione non vorrei andarci mai e poi mai!

  14. Sandra GE ha detto:

    Siamo gli unici in Europa ad andare in pensione a 70 anni: VERGOGNA!

  15. augusto'61 ha detto:

    meglio un giorno da francese che cento anni da italiota

  16. AnnaRita ha detto:

    Se ai francesi avessero fatto quello che ha fatto la fornero agli italiani sarebbe scoppiata la RIVOLUZIONE

  17. Eva S. ha detto:

    In Francia la Fornero non sarebbe neppure nata!

  18. Felix ha detto:

    I francesi stanno ancora scioperando e manifestando contro Macron che ha deciso di pensionarli a 64 anni. Gli italiani che invece ne stanno in pensione a 70 anni se ne stanno zitti e buoni!

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