Parlamentarie: al posto di un Grillo ti piazzano cento cicale.

di Marcello Veneziani. Potrei sbagliarmi ma penso che il fenomeno Grillo abbia cominciato la sua fase calante. Non lo dico né con gioia né con dolore, e non mi attacco nemmeno ai sondaggi. Gli italiani sono sfiduciati e arrabbiati oggi come lo erano ieri, ma dubitano che abbia un senso votare il movimento grillesco. E la ragione principale non è il ritorno della politica con le primarie della sinistra, la polarizzazione tra Bersani e Renzi, l’attesa della destra, di Berlusca o addirittura la fiducia in Monti: sì, lo spread sta sotto i trecento ma gli italiani stanno sotto un treno. No, la ragione del calo grillesco è un’altra e riguarda i criteri di selezione dei candidati. Prendete un povero italiano che vuol votare Grillo; non lo trova perché lui non si candida. Dovrebbe votare per fede in lui: fate questo in memoria di me. Voto mistico per rifrazione. Ma Grillo è l’unico motivo per votare 5 stelle. Trova invece in suo nome una turba di sconosciuti, senza alcun titolo e alcuna referenza, autocandidati e selezionati da sconosciuti giurati, controllati da misteriosi e non qualificati vigilanti. Per carità, l’intenzione è buona, far scegliere i parlamentari dal popolo web, ma tanto vale a questo punto procedere col sorteggio, come per i giurati popolari. È vero, non c’è nessuna garanzia di capacità, affidabilità e onestà col sorteggio; ma se è per questo neanche con le parlamentarie grillesche e i loro inevitabili filtri. Affidereste a questi marziani un ruolo decisivo in Parlamento o addirittura al governo? Al posto di un Grillo ti piazzano cento cicale.

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