Pace fiscale, reddito e pensione di cittadinanza, alimentano il partito dell’Io Non Pago.

di Redazione. L’ennesimo condono fiscale della storia italiana (mascherato sotto le mentite spoglie di ‘pace fiscale’) rischia di diventare un boomerang per le casse dello Stato, vanificando gli sforzi degli ultimi anni al contrasto dell’evasione fiscale, anche se, ad onor del vero, sempre assai timidi.

Nello stesso ordine si ascrivono la cosiddetta ‘pensione di cittadinanza’, un motivo in più per lavorare in nero, senza versare i contributi e per assicurarsi oggi i 780 euro del ‘reddito di cittadinanza’ e domani una pensione ‘esente-da-contributi’, alias di cittadinanza, sempre di 780 euro. Insomma, due piccioni con una sola ‘cittadinanza’. Tali misure, se da un lato vanno ad incentivare il sommerso, tranne che per alcuni casi di conclamata criticità, dall’altro assestano una botta micidiale ai ‘soliti fessi’: lavoratori dipendenti e pensionati. Primo, perchè i ‘furbetti del quartierone’ – ormai troppo popolato per continuare a chiamarlo ‘quartierino’ – si convinceranno ancora di più a non pagare le tasse, tanto prima o poi un condono arriva sempre di pari passo con l’assistenzialismo di Stato. Secondo, perché i ‘soliti fessi’ continueranno ad essere spremuti come limoni, costretti a pagare non solo per la loro parte ma anche per quella di chi evade, elude e poi forse un domani – chissà come, quando e quanto – condonerà, se condonerà!

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