Non si può cambiare il mondo se prima non cambiamo noi stessi!

di Redazione. Italiani gente incivile e poco seria. Gente che non ha rispetto dell’altro. Gente che ignora le regole fondamentali del buon vivere comune. Non tutti sono così, ma, con le dovute eccezioni, in quanti bastano per “etichettarci” in maniera assolutamente negativa!

Ogni giorno le strade cittadine sono intasate dal traffico di milioni di auto con a bordo un solo occupante, il conducente: una persona per ogni automobile che moltiplicata per centinaia di migliaia di cittadini che preferiscono spostarsi in macchina piuttosto che con i mezzi pubblici, fa il caos!

E non solo. I ‘bravi’ cittadini automuniti sono gli stessi di ‘sosta selvaggia’ sulle strisce pedonali, in curva, sui marciapiedi, davanti ai passi carrabili e ciliegina sulla torta sono sempre loro che parcheggiano rigorosamente in doppia e tripla fila. Risultato: viabilità bloccata, traffico in tilt, mezzi pubblici che non passano mai e CO2 alle stelle.

Il fatto del tutto scandaloso è che questi signori – a cui ‘pesa il deredano’ e si spostano a bordo della loro macchina anche per andare a comprare un pacchetto di sigarette, generando traffico e smog – sono poi gli stessi che si spacciano per ambientalisti, inveiscono contro il traffico, lo smog e il governo.

Ma quando non hai il senso civico di pagare le tasse, di fare la differenziata, quando non hai la buona creanza di non gettare cicche e cartacce per strada, di urlare al telefonino quando sei in luoghi pubblici, di non rispettare la fila al supermercato, di camminare per casa con i tacchi, di spolverare la tovaglia dalla finestra, di prendere la macchina invece dei mezzi pubblici e così via ‘cafonando’, poi se piove smog e l’aria è irrespirabile, se stiamo in perenne crisi, la colpa non è del “governo ladro”, ma soltanto ed esclusivamente la tua!

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11 Responses

  1. franco indelicato ha detto:

    Rassegnati a pagare: mutismo e rassegnazione, questa è la nostra italietta!!!

  2. TerraMia ha detto:

    … e lei sta mettendo alla gogna il civilissimo, evoluto, emancipato, sviluppatissimo e ricchissimo Nor Italia. E allora che dovremmo dire noi del Sud Italia?

  3. Tina -Borgo Aurora Rossini TO ha detto:

    SE la stessa foga che si mette per multare gli automobilisti per la sosta, la si mettesse contro la delinquenza che bello. La Polizia Municipale, ha compiti di POLIZIA vera e propria come la Polizia di Stato ed i Carabinieri. Solo che perseguire la delinquenza è rischioso, come dimostrano i feriti delle Forze dell’Ordine. La gente non conosce che la Polizia Municipale è una polizia a tutti gli effetti il problema è che la maggior parte dell’attività è multare:fra novembre e dicembre si deve ben fare quadrare il bilancio, infatti fra novembre e dicembra multe a go go.
    Brava Sindaca del rinnovamento del numero delle multe.

  4. Giacomo - TO ha detto:

    Gentile Tasso del miele, è facile assumere centinaia di Vigili X multare gli inermi che parcheggiano male: di strice bianche a Torino ve ne sono pochine. E’ molto più difficile multare: Ciclisti sui marciapiedi, proprietari dei cani che non raccolgono gli escrementi del proprio cane,.. rischiare poco e multare tanto questa è la filosofia della attuale Giunta Appendino, la giunta del cambiamento che io non vedo!!!

  5. il Tasso del miele ha detto:

    Su LA STAMPA di ieri 14 c.m è apparsa questa notizia: 700 multe al giorno ai torinesi per la sosta.
    Mi chiedo perchè non multare anche gli automobilisti che passano senza rispettare il VERDE per i pedoni?
    A TORINO il 99% dei semafori è sprovvisto di Telecamera che filmi quegli incoscienti che passano col verde per i pedoni. Non contiamo gli attraversamenti pedonali torinesi sprovvisti di:
    Semaforo
    Dossi per obbligare a rallentare
    Segnalazione di passaggio pedonale
    Strisce bianche ormai invisibili.
    Ma è possibile che nessuno veda?
    A 50 metri, ripeto a 50 metri dal Comando Vigili di Torino, 2 attraversamenti pedonali con le sole strisce bianche e pure consumate.
    Ma ripetole Autorità, nessuna esclusa non vedono questo???

  6. Irina80 ha detto:

    Giacomo-TO ha perfettamente ragione. Soldi pubblici ad un’azienda privata che poi quando non li ha più ricevuti ha trasferito la sua sede legale all’estero per non pagare le tasse qui in Italia. E proprio la Fiat che ci ha venduto due tre macchine a famiglia, ci ha lasciato a pieid!

  7. Giacomo-TO ha detto:

    Chi vive a Torino da sempre, saprà che Torino è stata per antonomasia la Città dell’Auto.
    Una monocultura che a partire dagli anni ’60 si è imposta alla grande.
    Un’auto per famiglia, magari anche due perchè no.
    L’auto per decenni è stato un culto che lo strapotere dell’industria automobilistica ha santificato.
    L’auto ha un giro di miliardi:benzinai, meccanici,..
    L’auto rpovoca anche morti, mutilati, invalidi, feriti, ma è meglio non sottolinearlo, se l’auto rende ben venga. E’ di oggi che a Torino ogni giorno si fanno 700 muste per sosta selvaggia.
    L’auto è un bancomat per le esauste casse comunali.
    Andando a piedi e non possedendo l’auto per scelta, provo ogni giorno il nanimso del pedone ed il gigantismo dell’automobilista.
    Ritengo però che bisgnoerebbe interrogarsi sul fatto che gli aiuti all’auto, nel corso dei lustri hanno toccato i 220.000 miliardi di lire, soldi pubblici per sostenere l’auto.
    La santificazione dell’auto portata avanti in questi lustri ha dato i suoi frutti, interroghiamoci su chi ha saputo abilmente e “legalmente” inculcare nella gente la necessità dell’automobile.
    Ora stiamo solo raccogliendo i frutti di una monocultura che non mi pare qualche partito abbia criticato.

  8. Bea-TO ha detto:

    Tutti in automobile anche e soprattutto i giovani che poi si lamentano che non hanno i soldi per andare a vivere da soli, magari comprando una casa. E grazie mettono tutta la loro busta paga nel serbatoio!

  9. LoZio ha detto:

    Ma che pensano quando salgono in macchina che il loro tubo di scappamento scarichi acqua di rose? E poi fanno le piazzate Gretine, ma per piacere…

  10. tiziana rm ha detto:

    In Italia è più facile trovare un asino che vola che un commerciante o una partita iva che dichiara tutto quello che “dovrebbe” denunciare nella dichiarazione di redditi. Mi dispiace, ma l’italino è questo: prendere o lasciare.

  11. Valentina NA ha detto:

    Cambiare gli italiani è una speranza e si sa che chi di speranza vive disperato muore.

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