Nel Belpaese anche il più pulito c’ha la rogna. Chi è senza peccato scagli la prima pietra!

di Redazione. Cambiare tutto, per non cambiare niente!? Tangenti, mazzette, bustarelle, impicci e imbrogli, corsi, concorsi e gare taroccate, favori agli amici degli amici, sembra di essere tornati indietro di vent’anni, all’epoca di ‘mani pulite’! O forse quell’epoca non è mai finita?

Gli ultimi fatti giudiziari, che hanno coinvolto in maniera trasversale tutti i partiti politici per fatti di corruzione, hanno riaffermato il mantra di Piercamillo Davigo: “I politici non hanno smesso di rubare, ma hanno smesso di vergognarsi.“!

Prima il caso Siri e adesso gli arresti a Legnano,  culla storica della Lega, sono un duro colpo per Matteo Salvini alle prese anche con i presunti ‘voli di Stato’ per i suoi comizi.
I 5stelle gongolano e lo pungolano: “Siamo noi l’unico baluardo contro la corruzione”. Insomma, Di Maio cavalca la superiorità morale dei suoi, ma dimentica di aver fatto entrare Siri al governo, di aver votato contro il processo al ministro dell’Interno, gli arresti in Campidoglio.

Giusto per onestà di cronaca, è bene ricordare che appena un anno fa Di Maio indicava Siri come possibile ministro economico, eppure aveva già patteggiato 20 mesi per bancarotta fraudolenta. Solo pochi mesi fa il Movimento 5 Stelle ha salvato Salvini dal processo per il sequestro di 160 migranti costretti a bordo della nave Diciotti. La giunta Capitolina è stata interessata da varie inchieste in questi tre anni e Di Maio non ha mai chiesto le dimissioni della sindaca Raggi.
Insomma, la corruzione è un male che ha attaccato tutti, anche i 5stelle: il Presidente dell’assemblea capitolina è in carcere da due mesi così come vari professionisti ingaggiati dalla sindaca per sveltire la macchina dell’amministrazione.

E’ triste ammetterlo, ma nel Belpaese anche il più pulito c’ha la rogna e chi è senza peccato scagli la prima pietra!

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