Migranti: i paesi che accolgono.

di Attilio Runello. Con il triplicarsi del numero degli sbarchi in Italia l’argomento degli emigranti è ritornato alla ribalta. Sono molti i paesi che accolgono emigranti nel mondo. Bisogna però accettare che ci sono diversi livelli di accoglienza.

Se esiste un grande flusso di emigranti verso l’Europa è perché il livello di accoglienza è alto.

In altri paesi è più basso per il livello delle retribuzioni, per servizi pubblici scadenti, per poca sicurezza, ecc.

I paesi arabi del golfo, quelli ricchi per il petrolio ospitano molti milioni di persone provenienti da altri paesi islamici. In Arabia Saudita ce ne sono dieci milioni. Gli immigrati in Qatar hanno realizzato gli stadi dove si sono svolti i mondiali. Abbiamo scoperto alcuni mesi fa che i livelli di sicurezza sul lavoro sono bassi.

Ci sono molti paesi africani che ospitano volentieri perché sono poveri e ottengono centinaia di milioni in sussidi dalle Nazioni Unite. Per esempio l’Uganda e il Ruanda. Quest’ultimo aveva stipulato degli accordi per ospitare immigrati che il Regno Unito e la Danimarca non volevano.

(Nella foto una immagine della città di Kampala, capitale dell’Uganda)

La Danimarca ha dovuto fermare le operazioni per opposizioni di organismi europei contrari.

Chiaramente il Ruanda non può offrire il livello elevato di accoglienza.

L’Uganda offre la libertà di inserirsi nel tessuto sociale o di vivere in campi profughi dove ricevono un pezzo di terra da coltivare.

Un altro paese che accoglie è il Brasile. Si riceve la tessera sanitaria e il libretto di lavoro.

L’Unione Europea invece accoglie poco legalmente. Il visto per gli emigranti economici non è previsto. Bisogna entrare in qualche modo e poi richiedere asilo.

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11 Responses

  1. Pancrazio - Pianezza - TO ha detto:

    Violenze, sangue e feriti: ancora una rissa tra immigrati a Lampedusa
    Sono continue le risse all’interno dell’hotspot di Lampedusa: nel weekend alcuni giovanissimi tunisini e ivoriani si sono affrontati con armi da tagli. Tra i problemi di sovraffollamento di Lampedusa ci sono anche, e soprattutto, quelli legati alla sicurezza nell’hotspot. Non è raro che all’interno della stessa vengano a crearsi risse tra appartenenti a diverse nazionalità, che quando va bene arrivano alle mani ma capita anche spuntino coltelli, com’è avvenuto nell’ultimo fine settimana. Stavolta ad affrontarsi sono stati alcuni giovani, ivoriani e tunisini, di età dichiarata 17 e 18 anni. In tre, tutti ivoriani, sono finiti nel poliambulatorio dell’isola con ferite d’arma da taglio al volto e al torace ma senza gravi conseguenze, tanto che alcune ore dopo hanno potuto far tranquillamente rientro nella struttura senza un passaggio in ospedale.

  2. Marinaio ha detto:

    Il video promozionale a bordo della barca poco prima dello schianto e lo stop alle richieste di soccorso per farla tornare in Turchia: le rivelazione del testimone del naufragio di Cutro. Col tempo emergono nuovi dettagli sul naufragio di Cutro che ha portato alla morte di decine di persone e che portano tutte verso la stessa direzione: fino a che non ha incontrato la secca, la barca viaggiava senza particolari criticità. Lo dimostrano le parole di uno dei superstiti, che è stato sentito insieme ad altri come testimone informato sui fatti. Durante la traversata, infatti, gli scafisti girarono alcuni video a fini promozionali, che sarebbero serviti per vendere nuove traversate. Questo è quanto emerso dall’incidente probatorio che si è tenuto al tribunale di Crotone e che ha trovato riscontro in alcuni video che sono stati acquisiti dalla procura. Ai migranti, ha spiegato il teste, è stato chiesto, come se fossero stati in crociera, di inneggiare a colui che si presume sia stato l’organizzatore della traversata, il trafficante che aveva una sorta di ‘agenzia viaggi’ in Turchia.

  3. SPQR ha detto:

    La stragrande maggioranza degli immigrati regolari lavora nei campi, nell’edilizia, presso le famiglie, solo un’esigua minoranza delinque ma fa più ‘rumore’ degli immigrati onesti!

  4. Patrizia - S. Salvario - TO ha detto:

    Brutale rapina in strada la notte di sabato 15 aprile 2023 sotto i portici di via Nizza a Torino, di fronte alla stazione di Porta Nuova. Un marocchino di 33 anni senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale ha aggredito un sierraleonese di 23 anni, anche lui irregolare sul territorio nazionale e sottoposto all’obbligo di firma, colpendolo in testa e sul corpo col sellino di una bicicletta e con una bottiglia rotta, allo scopo di rubargli il portafogli. La vittima, che ha tentato di fuggire, è stata raggiunta dall’aggressore nel parcheggio di fronte il commissariato di polizia ferroviaria. Sul posto, chiamati da alcuni testimoni del fatto, sono intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile, che hanno bloccato e arrestato l’autore del crimine poco distante. Il ferito è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Cto dove è stato medicato e dimesso.
    TORINO A S. SALVARIO DA DECENNI E’ COSI’ ECCO LA INCLUSIONE!!!!!!

  5. Lo Zio ha detto:

    In un mondo normale ogni essere umano resterebbe molto più volentieri a vivere in casa propria, ma purtroppo questo è un mondo in guerra, con morti e carestie e la gente… SCAPPA!!!!

  6. Cavallo Pazzo ha detto:

    Qui in Emilia, conosco diversi stranieri che campano di carità da anni : è emergenza o…normalità ?

  7. Ylona ha detto:

    Lo stato di emergenza? Ma la Meloni non era quella che strillava a Conte, nel 2020 in piena pandemia e lock-down, con gli occhi fuori dalla testa ed il volto trasfigurato che lo stato di emergenza era un attentato alla democrazia, che voleva instaurare una dittatura, che voleva bypassare il parlamento ecc? Ora che il blocco navale si è rivelato l’ennesima sóla dell’ennesimo salvatore della patria (nella mente della borgatara e dei suoi elettori il Mediterraneo è grande come San Marino) si evoca “lo stato di emergenza nazionale”. Poi ci si chiede perché ormai il 50% degli aventi diritto non va più a votare.

  8. Percival ha detto:

    Le amministrazioni dem non firmano l’intesa della Protezione civile per la gestione degli sbarchi. La nomina del prefetto Valenti a commissario. Dopo la dichiarazione da parte del governo dello stato di emergenza per i flussi di migranti in entrata nel nostro Paese, viene nominato il commissario delegato. Ieri il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha firmato l’ordinanza con le prime disposizioni urgenti, tra cui la nomina di una struttura commissariale, guidata dal capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, Valerio Valenti (nella foto). Avrà compiti di gestione e potenziamento del sistema di accoglienza su quasi tutti i territori.

  9. Arest ha detto:

    a massoneria si prepara a intitolare palazzo Giustiniani a Meuccio Ruini, presidente della Commissione che stilò la bozza della Costituzione. Direi che questo dice tutto sulla genesi della Repubblica del 1946-48. Questa Repubblica è stata concepita nel peccato originale della massoneria e dell’atlantismo. Se si vuol tornare veramente sovrani occorrerà andare alle cause originarie che hanno costruito uno Stato mai realmente e pienamente sovrano.

  10. ERIC ha detto:

    Non so se sia peggio il PD che grida ad una immaginaria stretta sui migranti o il centrodestra che fa credere di voler arrestare l’immigrazione clandestina quando sta facendo sbarcare mezz’Africa. Propendo più per il secondo.

  11. l'Arciprete ha detto:

    È inquietante”. Islamici pregano sul sagrato della chiesa a Cantù
    La preghiera islamica recitata sul sagrato di una chiesa diventa motivo di scontro politico. Il sottosegretario leghista Molteni attacca: “Inquietante perdita di identità”. “L’immagine della preghiera islamica, riservata ai soli uomini, sul sagrato della Chiesa di San Paolo a Cantù, in occasione di una manifestazione organizzata dalla comunità pastorale locale, non ci può lasciare indifferenti, anzi mi preoccupa e mi inquieta profondamente”. Questo il commento del sottosegretario al Ministero dell’interno, Nicola Molteni, alle immagini della manifestazione di ieri a Cantù in provincia di Como.

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