MES, il Parlamento approva. Ma il M5S perde i pezzi.

di Redazione. Dopo il Sì della Camera anche il Senato approva la mozione di maggioranza sul  MES (Meccanismo Europeo di Stabilità). I voti favorevoli sono stati 164, quelli contrari 122, gli astenuti 2. Respinta la mozione del centrodestra.

Quattro senatori del M5S hanno votato in dissenso dal gruppo.

Il senatore del Movimento 5 Stelle Stefano Lucidi, che già aveva dichiarato di essere contrario: “Voterò NO, io ne faccio una questione di metodo, che è dipeso da chi ha scritto questo documento. Farò una dichiarazione in dissenso esponendo le mie ragioni”, ha poi conferma in Aula il suo NO al Mes, “in dissenso dal gruppo. Abbiamo un problema gestionale e organizzativo del gruppo, che è totalmente impermeabile a ogni partecipazione sulle decisioni“. È questa l’accusa rivolta al Movimento 5 Stelle di cui fa parte. Lucidi infatti rivendica che fino ad ora ciò che ha caratterizzato i pentastellati “è sempre stata la coerenza e siccome qualche elezione la stiamo perdendo io qualche domanda me la farei…”. E poi la batosta al leader Luigi Di Maio: Non mi sento un criceto, esco dalla gabbia“.

A seguirlo anche il senatore grillino Gianluigi Paragone che si è pronunciato così durante la sua dichiarazione di voto: “La mia dichiarazione di dissenso non è prodromica all’uscita dal gruppo. Questa Europa con le sue politiche ci impedisce di crescere. Come pensiamo di salvare i lavoratori, i posti di lavoro? Con gli spiccioli che ci lascia l’Europa? Io – annuncia – dico No a questa risoluzione”.

E poi, Francesco Urraro, senatore di M5S, ha annunciato il suo voto in dissenso dal gruppo nell’Aula di Palazzo Madama rispetto alle risoluzioni sulle comunicazioni del presidente del Consiglio in vista del Consiglio Ue.

E ancora, “Annuncio il mio voto in dissenso e constato di non riconoscermi più nelle politiche del mio Movimento“, ha detto il senatore del M5s Ugo Grassi intervenendo in Aula sul Mes. Per Grassi, “si tratta di un testo riformato del quale non abbiamo avuto tempestiva contezza, non in quanto singoli partiti ma non è stato informato per tempo il Parlamento, dandogli modo di intervenire”. E ha concluso: “Questo non significa essere sovranisti ma difendere la democrazia e non di un solo popolo”.

Lapidario Matteo Salvini: “Noi non abbiamo progetti per far uscire l’Italia dall’euro e dall’Europa ma semplicemente vogliamo difendere il lavoro e il risparmio degli italiani”.

Al leader della Lega non è riuscita la spallata, al Conte 2, che continua a reggere: troppo forte la colla che tiene attaccati alle poltrone la maggioranza dei parlamentari.

Ma i 5 Stelle perdono pezzi e Luigi Di Maio attacca l’ex alleato di governo: “Salvini ha deciso di aprire il mercato delle vacche. Mi auguro che a questo mercato non partecipi nessuno”…

 © ANSATanto tuonò che piovve! Grassi lascia M5S e passa alla Lega (il primo amore non si scorda mai!). 

Il senatore Cinque Stelle Ugo Grassi ha formalizzato oggi l’addio al Movimento aderendo al gruppo della Lega. E’ quanto fa sapere una nota del partito di Matteo Salvini.

“Diamo il benvenuto al senatore Grassi. Porte aperte per chi, con coerenza, competenza e serietà, ha idee positive per l’Italia e non è succube del Pd. Su riforma ed efficienza della giustizia e rilancio delle università italiane, col senatore Grassi lavoreremo bene”. Così il leader della Lega Matteo Salvini annunciando il passaggio, formalizzato oggi, del senatore Ugo Grassi dal M5s alla Lega.

Il senatore Ugo Grassi ha scritto una lettera in cui ha chiarito la sua decisione di lasciare il M5s e aderire alla Lega: “Il punto è che il mio dissenso non nasce da un mio cambiamento di opinioni – si legge in un passaggio della lettera diffusa dallo staff della Lega – bensì dalla determinazione dei vertici del Movimento di guidare il Paese con la granitica convinzione di essere i depositari del vero e di poter assumere ogni decisione in totale solitudine. Gli effetti di questo modo di procedere sono così gravi ed evidenti (a chi vuol vedere), da non dover neppure essere esposti. Basti l’esempio della gestione dell’ex Ilva per dar conto dell’assenza di una programmazione nella gestione delle crisi”.

Il senatore parla inoltre dei mesi del governo Conte 1, quando ha avuto “modo di comprendere che molti dei miei obiettivi politici erano condivisi dal partito partner di governo”. E ancora: “Oggi, forte di una reciproca stima costruita nei mesi appena trascorsi, la Lega mi offre, a fronte di un evidente fallimento della mia iniziale esperienza, una seconda opportunità per raggiungere quegli obiettivi”.

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4 Responses

  1. Volpina ha detto:

    Gentile Evelina, in Italia la maggioranza della gente ama essere sottomessa, altrimenti non si spiegherebbe come sopportiamo tutto questo che vergogna essere senza attributiiiiiiii

  2. Evelina Santi ha detto:

    Questi stanno lì soltanto per spremerci come limoni e campare sulle nostre spalle. Scrolliamoceli di dosso e buttiamoli giù dalla torre!

  3. Sandokan ha detto:

    Giacomo-TO purtroppo la maggioranza guarda la D’Urso, Striscia,.., un lavaggio del cervello ed una disinformazione continuaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

  4. Giacomo-TO ha detto:

    Il MES è il meccanismo salva Banche e potentati!
    Non salva certo le fasce deboli della Popolazione.
    Guardare la Grecia.

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