Mes e Recovery Fund. Italia divisa tra favorevoli e contrari all’Europrestito.

di Redazione. Oltre al Covid abbiamo un altro grosso problema, quello del “Salva Stati” (Mes – Recovery Fund – Next Generation).

E come avviene in un paese da sempre diviso in tutto e per tutto, dove non esiste il senso della Patria e dell’interesse comune, ma dove rumoreggiano le diverse tifoserie, ci sono due squadre ad affrontarsi: quella “Pro-SalvaStati” (Iv-Pd-Fi) che vorrebbe prendere subito i soldi europei, e quella “Contro-SalvaStati” (Lega- M5s) che quei soldi non li vuole.

Certo che in un momento di grave crisi, come mai lo abbiamo vissuto dal dopoguerra ad oggi, quei soldi, nell’immediato, ci farebbero comodo, eccome!

Ma solo nell’immediato, perchè poi andrebbero restituiti con tanto d’interessi, seppure minimi, assieme a quella montagna di debito pubblico che non accenna a diminuire, ma che al contrario segna ogni giorno record sempre più negativi per come continua a crescere in maniera esponenziale.

E allora? Il Mes ci farebbe risparmiare in termini di interessi sul debito? Sì.
Ma ci conviene? No, perchè possiamo auto-finanziarci sui mercati con i nostri Btp, evitando le famigerate condizionalità e la sorveglianza rafforzata di Bruxelles, che nessuno ha eliminato e che magari potrebbe imporci di tassare i conti correnti, la prima casa o di elevare a 70 anni l’età pensionabile.
E poi ci sarebbe l’effetto stigma, ovvero il messaggio negativo trasemesso ai mercati che stiamo in grave difficoltà economica e che pertanto speculerebbero con lo Spread che tornerebbe a schizzare in alto.

Insomma, il “Salva Stati” scricchiola, e se nessuno in Europa ha preso quei soldi un motivo ci sarà. Spagna, Portogallo e Francia (che hanno già respinto il Mes) hanno detto che rinunceranno ai prestiti  che vanno restituiti (Recovery Fund) e accederanno solo ai finanziamenti a fondo perduto.

La solidarietà europea post pandemia si sta già sbriciolando, sta crollando la retorica benevola dell’Europa che ci vuole salvare tutti, perchè tutti hanno capito che gli “aiuti europei” sono un pretesto per imporre un commissariamento di fatto. 

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